I reati "spia" di corruzione e presenza della criminalità organizzata nel Veneto (usura, estorsione e riciclaggio di denaro, truffe e frodi informatiche) per il biennio 2022-2023 raggiungono la cifra record di 55.824, con una crescita del +68% rispetto al numero dei reati spia del biennio pre-pandemico 2018/2019, quando erano 33.112.
Sono questi i dati della ricerca “Sguardo d'insieme. Storie, dati ed analisi sulla criminalità in Veneto” curata da Libera e presentata oggi in Camera di Commercio di Venezia Rovigo a Mestre.
Aumentano esponenzialmente le interdittive antimafia, che passano da 21 del 2018-19 alle 270 emesse nel biennio “long covid” 2022/2023. In crescita anche le segnalazioni sospette: erano 17.042 nel biennio pre-covid, sono 22.074 (+29%) nel biennio 2022/23. Non si fermano neppure i reati ambientali commessi dalle ecomafie, quelli di usura, sempre più in mano a gruppi e strutture societarie organizzati, e gli attacchi di cybercrime.
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