Si è insediata a Torino il nuovo procuratore Generale Lucia Musti succedendo a Francesco Enrico Saluzzo. ‘’Massima e personale attenzione, senza escludere la tutela delle fasce deboli del lavoro e a questo proposito il mio pensiero va alle cinque vittime della strada di Brandizzo, sarà riservata ai processi di criminalità mafiosa e ai processi riferibili a gruppi della federazione anarchica e informale e all'antagonismo’’, ha detto Musti, nel suo discorso di insediamento nell'aula magna del Palagiustizia torinese. ''Il primo fenomeno - ha spiegato Musti - è a me ampiamente noto in quanto provengo da una realtà distrettuale analoga a quella del Piemonte che vede gli insediamenti mafiosi ormai consolidati ed inseriti nella società e nell'economia locale. Il secondo, meno noto, ma che mi vedrà parimenti impegnata anche per gli effetti del sovvertimento dell'ordine democratico che ne possono scaturire'', ha detto ancora.
"Succedere a Gian Carlo Caselli, Marcello Maddalena e Francesco Saluzzo, che hanno fatto la storia della magistratura italiana, mi suscita emozione e consapevolezza estrema della delicatezza e complessità del compito che vado a ricoprire”, ha aggiunto. Musti, 66 anni, è stata procuratore generale reggente a Bologna dove, fra le altre cose, ha sostenuto l'accusa nei processi Aemilia e Grimilde, sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel territorio. La nuova pg, dopo aver ringraziato la ministra dell'Università Anna Maria Bernini, "un'amica", ha spiegato che presterà particolare attenzione ai processi che riguardano criminalità mafiosa e movimenti antagonisti. "Misurarsi in un distretto diverso è un'occasione straordinaria di servire il mio Paese, oltre che una crescita umana e professionale".
Foto © Imagoeconomica
Insediata a Torino la nuova pg Lucia Musti: ''Massima attenzione alla mafia''
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