Il filmato girato da Our Voice, una delle realtà del coordinamento che ha organizzato il corteo represso, sta facendo il giro dei social
Continua a montare la rabbia e l’indignazione per quanto accaduto lo scorso martedì pomeriggio in occasione della commemorazione della strage di Capaci svolta, come ogni anno, davanti all’abitazione di Giovanni Falcone a Palermo. Con un’ordinanza-sgambetto redatta all’ultimo dalla Questura, al corteo organizzato dal “Coordinamento 23 maggio” era stato impedito l’accesso in via Notarbartolo dove si stava celebrando la cerimonia. Nonostante il corteo fosse stato sciolto dagli organizzatori, a seguito di accordi con la Digos, i cordoni (inattesi) hanno fatto da muro non consentendo alla folla di entrare comunque in forma non organizzata per dirigersi all’albero Falcone. Quindi, dopo che questa ha sfondato il cordone, le forze dell’ordine hanno estratto, senza giustificazione, i manganelli bastonando quanti provavano ad avanzare. Le percosse hanno così provocato diverse contusioni a chi un attimo prima aveva sfilato in corteo. Le botte e la violenza delle forze dell’ordine è stata immortalata dalle decine di telecamere presenti. Tra queste anche quelle del movimento Our Voice, una delle realtà promotrici dell’iniziativa, che ne ha poi estratto un filmato lanciato sui social. Lo scandalo è stato così ampio che il filmato ha raggiunto 100mila visualizzazioni in soli due giorni. E non è l’unico video ad essere stato cliccato così tanto dagli utenti.
Prima pubblicazione: 26-05-2023
Foto © Pietro Calligaris
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