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La Guardia di Finanza di Napoli e Bologna ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni per circa 40 milioni di euro nei confronti di un imprenditore edile di Melito di Napoli, già condannato in primo grado a quattro anni di reclusione per aver riciclato denaro proveniente da truffe assicurative compiute da un uomo contiguo a vari clan camorristici. L'imprenditore è inoltre attualmente imputato per una vicenda di lottizzazione abusiva e di truffa aggravata in danno del Comune di Melito, la cosiddetta 'speculazione del Parco Primavera', con la trasformazione di una zona commerciale in zona residenziale, e agevolando l'operatività del clan Di Lauro, poi clan degli scissionisti. Le indagini economico-patrimoniali eseguite sull'imprenditore melitese e sui componenti del suo nucleo familiare avrebbero acclarato l'esistenza di redditi dichiarati del tutto irrilevanti e decisamente incongruenti rispetto agli investimenti finanziari, patrimoniali e societari eseguiti nel periodo 2020-2021. Su queste basi, in applicazione delle disposizioni del ''Codice Antimafia'', sono stati sottoposti a sequestro 103 immobili a Melito di Napoli, 7 rapporti finanziari, 1 autovettura, 2 compendi aziendali e le quote di 2 società.

Foto © Imagoeconomica

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