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Dopo Putin Xi parlerà con Zelensky. E Medvedev minaccia: “Immaginate un missile sul tribunale dell’Aja”

Fari puntati su Mosca dove oggi il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin incontrerà l’omologo cinese Xi Jinping per discutere su un possibile negoziato per la pace in Ucraina. Le esili speranze del mondo per un cessate il fuoco sono riposte nella missione del presidente cinese Xi Jinping al Cremlino che resterà nella capitale russa fino a mercoledì. Subito dopo - nelle intenzioni del presidente cinese - ci sarà il colloquio con l'altro leader in conflitto, il presidente Vlodymyr Zelensky: potrebbe essere da remoto o un vero e proprio faccia a faccia nella capitale ucraina.
Sarà "un viaggio di pace", ha detto Xi. La Cina ha presentato settimane fa un documento politico, bocciato da NATO e Stati Uniti, che chiede il cessate il fuoco e l'avvio di trattative di pace. Pechino ha tutto l'interesse a fermare una guerra che mina la stabilità globale, ma il suo ruolo super partes non è ben accetto dall’Occidente. Xi, intanto, ribadisce e confermerà a Mosca la “partnership strategica” con la Russia anche in funzione di contrappeso alle pretese egemoniche del campo occidentale. Martedì, giornata cruciale: al via i negoziati.
Xi e Putin avranno un primo incontro già oggi, in un pranzo informale. Ma la giornata cruciale cadrà il 21 marzo quando si terranno negoziati in formato ristretto e allargato: con inizio nella sontuosa Sala Georgievsky del Gran Palazzo del Cremlino - proprio dove l'anno scorso furono firmati i trattati sull'annessione alla Russia delle quattro regioni ucraine invase. Alla cena sono invitati anche i vertici delle maggiori aziende dei due Paesi. Cina e Russia discuteranno di energia, partenariato e cooperazione strategica e militare: prevista al termine la firma di "importanti documenti bilaterali".
Quella di Mosca è la prima visita di Xi all'estero da quando è iniziato il suo terzo mandato presidenziale. - “Sarà un viaggio di amicizia, cooperazione e pace. Sono fiducioso che la mia visita sarà fruttuosa”, ha fatto sapere il presidente. I motivi della trasferta di Xi in Russia sono molteplici: filiere del commercio interrotte, rincaro delle materie prime sul mercato mondiale, Nato più forte e unita, tentativi di ricucire i rapporti con l'Ue impantanati, riarmo di Giappone e Germania, rapporti militari tra Usa e Taiwan rafforzati.


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Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin


Ma il suo interesse è anche che Putin non ne esca isolato. Anche se la Cina non ha sostenuto l'invasione della Russia in Ucraina, non l'ha nemmeno censurata formalmente: è stata una delle nazioni che si è astenuta dal votare una risoluzione di condanna all'Assemblea delle Nazioni Unite e si è opposta all'adozione di sanzioni internazionali contro la Russia. La Cina, in questo senso, continua ad acquistare petrolio e gas a prezzi scontati dalla Russia, e questo garantisce respiro finanziario a Putin. Poi c'è il tema delle armi: l'intelligence americana è preoccupata, diversi media hanno scritto nelle ultime settimane che aziende cinesi stanno già fornendo armi alla Russia. Washington ha smentito ma ha avvisato Pechino che non sarebbe nel suo interesse sostenere militarmente Mosca. Il governo cinese assicura che la sua posizione sulla guerra rimane neutrale. "Ho mantenuto uno stretto rapporto di lavoro con il presidente Putin -  ha ricordato Xi Jinping - Ci siamo incontrati 40 volte in occasioni bilaterali e internazionali. Insieme abbiamo tracciato il progetto per le relazioni bilaterali e la cooperazione in vari campi e abbiamo avuto comunicazioni tempestive sulle principali questioni internazionali e regionali di reciproco interesse, fornendo una solida gestione per la crescita sostenuta, solida e stabile delle relazioni Cina-Russia".

“Nessun Paese può dettare l'ordine mondiale”
Intanto Xi Jinping si è fatto precedere a Mosca da un articolo pubblicato sulla Rossiyskaya Gazeta. "Siamo convinti che si troverà una via d'uscita razionale dalla crisi ucraina e un percorso verso una pace duratura, se tutti saranno guidati dal concetto di sicurezza comune, globale, congiunta e sostenibile e continueranno il dialogo in modo paritario, prudente e pragmatico". "La comunità internazionale è consapevole che nessun Paese al mondo è superiore a tutti gli altri. Non esiste un modello universale di governo e non esiste un ordine mondiale in cui la parola decisiva spetta a un singolo Paese".


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Joe Biden, presidente degli Stati Uniti


Putin: “La visita di Xi Jinping è una pietra miliare”
"La Russia accoglie con favore la disponibilità della Cina ad aiutare a risolvere la crisi in Ucraina", ha risposto Putin con una simmetrica intervista al giornale cinese “Quotidiano del Popolo”, pubblicata sul sito del Cremlino. "La Russia - ha sottolineato - è grata alla Cina per una linea equilibrata sulla situazione in Ucraina, per aver compreso i retroscena e le vere ragioni".
"La visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca è una pietra miliare, a conferma della natura speciale delle relazioni tra i nostri due Paesi - ha aggiunto il Presidente russo -. Le relazioni tra Russia e Cina sono oggi la pietra angolare della stabilità globale e un modello di cooperazione armoniosa". "Il gasdotto Power of Siberia tra Russia e Cina - ha sottolineato Putin - è 'l'affare del secolo' per le sue dimensioni".
Il presidente russo accusa poi la Nato: “Sta cercando di espandere le sue attività a livello globale e penetrare nella regione Asia-Pacifico". La Nato, ha affermato Putin, "vuole dividere l'Eurasia per contenere la Federazione Russa e la Cina, ma questo non accadrà". Per Putin, "il sistema geopolitico sta subendo cambiamenti cardinali: l'architettura della sicurezza e della cooperazione internazionale viene smantellata". La politica statunitense di doppio contenimento di Russia e Cina, aggiunge, "sta diventando più risoluta".

Washington: “Gli appelli alla tregua sono inaccettabili”
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non ha intenzione di parlare con l'omologo cinese Xi Jinping, almeno per ora. Lo farà "quando sarà il momento opportuno", ha detto in queste ore il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby a Fox News.
Inoltre, ha aggiunto Kirby, gli Stati Uniti considerano ''inaccettabile'' la proposta cinese per un cessate il fuoco immediato in Ucraina. ''Se l'incontro tra Putin e Xi porterà all'appello per una tregua in Ucraina, per noi sarà inaccettabile'', ha detto in vista della missione di Xi a Mosca.

Putin per la prima volta a Mariupol, l'ira di Kiev
Intanto ieri notte, con il favore delle tenebre, Vladimir Putin è comparso per una "visita di lavoro" a Mariupol, città ucraina sul Mar d'Azov, caduta in mani russe 10 mesi fa dopo essere stata ridotta in macerie dai bombardamenti russi. E’ il primo sopralluogo del leader russo nei territori occupati del Donbass dall'inizio della guerra e arriva subito dopo il mandato di arresto della Corte penale internazionale (Cpi) che accusa Putin di avere deportato bambini ucraini nella Federazione. Un gesto di sfida, osservano gli analisti internazionali, ma anche una dimostrazione che il presidente è saldamente al comando e non sarà certo l'Aja a esiliarlo dentro le stanze del Cremlino.
L'agenzia di stampa statale russa Tass ha dato notizia del presidente russo a Mariupol alle 4 del mattino, raccontando che è arrivato in elicottero, ha guidato personalmente un'auto e insieme con il vicepremier Marat Khusnullin ha "ispezionato luoghi della città e parlato con i residenti locali", a cui ha detto: "Dobbiamo iniziare a conoscerci meglio". Khusnullin ha raccontato che "tutte le attrezzature mediche sono state minate" dagli ucraini. In risposta Putin ha affermato che "non è il modo in cui le persone normali fanno le cose".


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Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev


La reazione di rabbia dell'Ucraina per la visita del capo del Cremlino non si è fatta attendere: "Putin è un criminale, è tornato sulla scena del crimine. È venuto per vedere che cosa ha fatto. E per cosa sarà punito", ha commentato il sindaco in esilio Vadym Boychenko. Sarcasmo del ministero della Difesa di Kiev: "Come si addice a un ladro, Putin ha visitato Mariupol di notte, città completamente distrutta dal suo esercito". Il consigliere presidenziale Mykhaylo Podolyak ha accusato il capo del Cremlino di "cinismo e mancanza di rimorso". "L'assassino di migliaia di famiglie è venuto ad ammirare le rovine e le tombe", ha dichiarato. Il senso politico della presenza di Putin in Crimea e in Donbass emerge anche nelle dichiarazioni rilasciate alla tv russa sull'uso delle armi ipersoniche: "Nel 2014 (anno di annessione della penisola ucraina) la Russia non aveva quelle armi, ora le ha. Ma non le usiamo per l'operazione speciale". Il portavoce presidenziale Dmitry Peskov, che ha annunciato una contro-inchiesta russa sui crimini ucraini, ha definito come "spontanei" gli incontri notturni di alcuni residenti con il presidente, così come la visita nell'appartamento di una famiglia locale. Per Kiev invece si è trattato solo di una messinscena.

Le minacce di Medvdev
Nel frattempo, stanno girando sui media le dichiarazioni esplosive del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev. “È possibile immaginare l'uso mirato di un ipersonico 'Onyx' da una nave russa al tribunale dell'Aia". La minaccia arriva dopo il mandato di arresto del presidente russo Vladimir Putin emesso dalla Corte internazionale penale. "Non si può abbatterlo, ahimè. Ma il tribunale è solo una misera organizzazione internazionale, non la popolazione di un Paese della Nato" che non inizierebbe una guerra per questo, scrive ancora Medvedev su Telegram. "Quindi, giudici, guardate attentamente il cielo..." , ha aggiunto.
"I giudici della Corte penale internazionale si sono eccitati invano - si legge ancora nel post -. Guarda, dicono, siamo coraggiosi, non abbiamo avuto paura di alzare una mano contro la più grande potenza nucleare. Ahimè, signori, tutti camminano sotto Dio e i razzi. È del tutto possibile immaginare l'uso mirato di un 'Onyx' ipersonico da una nave russa nel Mare del Nord contro il Tribunale dell'Aia".

Foto © Imagoeconomica

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