"Kiev fiaccata per mancanza di popolazione, acqua e luce"
Dalla manifestazione del cinque novembre per 'la Pace' svoltasi a Milano, Carlo Calenda si era espresso apertamente all'invio di altre armi in Ucraina.
In altre parole la guerra, secondo il leader di ‘Azione’, dovrà continuare fino alla sconfitta in campo della Russia. Tuttavia, come ha sottolineato il professore Alessandro Orsini su 'Il Fatto Quotidiano', "le probabilità che la Russia lasci la sua base di Sebastopoli in Crimea alla Nato sono pari alle probabilità che la Nato lasci la sua base di Sigonella in Sicilia alla Russia o quella di Camp Darby alla Cina. L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone lo spieghi a quest’uomo senza senno. Zelensky ha approvato un decreto per non trattare; Calenda un decreto per non pensare. Chi scrive vuole un’Ucraina libera, ma la guerra non libererà l’Ucraina: la distruggerà".
Inoltre il Paese è al collasso: centinaia di bambini uccisi, milioni di ucraini senza luce e acqua, "a Kherson si profila una nuova Mariupol" e "la Russia ha portato le armi nucleari tattiche al confine e i suoi generali discutono circa il dove e il quando (lanciarle)".
Al tempo stesso "Zelensky prepara un piano per evacuare tre milioni di persone da Kiev nel caso in cui la città collassi: senza corrente elettrica, si blocca persino il sistema fognario".
A questo si aggiunge il rischio che "Putin, godendo di più fanti e condizioni migliori, marci nuovamente su Kiev fiaccata nelle difese per mancanza di popolazione, acqua e luce: tre risorse fondamentali per la resistenza dei soldati ucraini".
"Il tempo lavora in favore della Russia - ha spiegato Orsini sul ‘Fatto’ - come accade in guerra quando un Paese ha più risorse dell’altro. Mentre gli ucraini hanno raggiunto la capacità massima di mobilitazione, la Russia ha impiegato una porzione limitata delle proprie risorse. Putin potrà beneficiare di 300 mila soldati aggiuntivi".
E in futuro potrebbero aggiungersene altri.
"L’Ucraina - ha concluso - dipende dall’Occidente per le armi, i soldi, l’addestramento e pure Internet. Elon Musk, che aveva regalato a Kiev 20.000 'satelliti Starlink' – il sistema per svincolare internet dalle strutture terrestri – adesso pretende di essere pagato. Kiev ha detto che i soldi dovranno cacciarli gli Stati Uniti o l’Unione europea" entrambi, ricordiamo, "in piena crisi economica".
Fonte:ilfattoquotidiano.it
Foto © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
Ucraina, Orsini accende i fari su Kherson: ''Andiamo verso un Natale di Sangue''
Orsini: ''Von der Leyen non difende l'Europa e scarica le responsabilità sulla Cina''
Orsini: ''Negli ultimi giorni la Russia ha offerto il dialogo ma Biden ha detto no''
Cartabianca, Orsini: ''Russia disposta a mettere in gioco la propria esistenza in questa guerra''
Orsini: ''Attacchi ucraini contro la Russia fomentano l'uso dell’atomica''