Rientra al Senato Berlusconi: indagato in relazione a un presunto ruolo di 'mandante esterno' delle stragi del '93
Se il buon giorno si vede dal mattino, la XIXesima legislatura non promette bene. Il Parlamento deve ancora riunirsi e già tra le sue fila si contano ben trentasei 'onorevoli' con guai giudiziari alle spalle o ancora in corso: rispettivamente 25 deputati e 11 senatori. Si parla di spese pazze, accuse di falso, corruzione, peculato, riciclaggio e via elencando.
Per la precisione, come riportato da Thomas Mackinson sul 'Fatto Quotidiano' dieci sono in quota lega, otto di Fratelli d'Italia, sei di Forza Italia, 4 del Pd, 4 da Iv, 2 del Movimento Cinque Stelle e due "Moderati".
Si specifica che si tratta ancora di dati parziali, perché sono stati considerati solo i risultati dell’uninominale. Potrebbero arrivarne altri per effetto dello “scorrimento” delle liste.
Forza Italia: due deputati e quattro senatori
Non poteva mancare il nome dell'ex premier Silvio Berlusconi, tornato al Senato dopo essere stato espulso nel 2013 per decadenza dopo la condanna definitiva a quattro anni per frode fiscale.
Berlusconi, assieme a Marcello Dell’Utri, sono attualmente indagati in relazione a un presunto ruolo di ‘mandanti esterni’ delle stragi del 1993 a Milano e Firenze (10 morti) e degli attentati di Roma contro le basiliche di San Giorgio e San Giovanni e contro il conduttore tv Maurizio Costanzo più l’attentato fallito allo stadio Olimpico del gennaio 1994.
Accanto a Berlusconi vi sarà il patron della Lazio Claudio Lotito. Condannato in via definitiva a 3 mesi convertiti in pena pecuniaria per omessa alienazione delle partecipazioni della Lazio (nello stesso processo prescritto per agiotaggio). E nuovamente prescritto, in fase di udienza preliminare, nell’inchiesta ribattezzata Multopoli e che riguardava la cancellazione di una serie di contravvenzioni.
Al Senato ci sarà anche Mario Occhiuto, fratello del governatore calabrese, sotto processo per bancarotta fraudolenta per il fallimento della società Ofin. A luglio scorso gli era stato notificato un atto di chiusura delle indagini: l'accusa era sempre per bancarotta ma per il fallimento di altre due società.
A sedere sugli scranni del Parlamento sarà anche Gianfranco Miccichè, eterno volto del berlusconismo e già Presidente dell’Assemblea regionale siciliana.
La procura di Agrigento ha chiesto il rinvio a giudizio per finanziamento illecito al partito, nell’ambito dell’inchiesta “Waterloo” della Dia, Guardia di finanza e Carabinieri. Torna al Senato anche Michela Vittoria Brambilla: ha patteggiato nel luglio 2019 in udienza preliminare a Lecco, un anno e 4 mesi, con pena sospesa, per il fallimento delle Trafilerie del Lario di Calolziocorte (Lecco).
Sempre per Forza Italia ci sarà alla Camera Ugo Cappellacci, imputato di corruzione e peculato nell’inchiesta su una presunta tangente da 80mila euro legata all’assegnazione di contributi pubblici quando era presidente della Regione. Condannato in appello dalla Corte dei conti a 220mila euro per il licenziamento del capo ufficio stampa della Regione. Prescritto, invece, nel processo sulla P3.
L'ex senatore Marcello Dell'Utri e l'ex premier Silvio Berlusconi
Fratelli d'Italia: sette deputati e un senatore
Rientra come deputato Giulio Carlo Danilo Tremonti già ministro delle finanze nel governo Berlusconi I e ministro dell'economia e delle finanze nei governi Berlusconi II, III e IV.
Il Fatto ha riportato che aveva patteggiato4 mesi reclusione, convertiti in pena pecuniaria di 30mila euro e 10mila euro di di multa, per la vicenda dell’alloggio di via Campo Marzio a Roma, pagato da Mauro Milanese. Alla Camera va anche Stefano Maullu indagato a Bergamo per false comunicazioni a pm nell’ambito di una inchiesta relativa al fallimento della Maxwork in cui è indagato anche il senatore Paolo Romani.
E poi ancora: eletto Tommaso Foti, indagato per corruzione e traffico di influenze illecite. Giangiacomo Calovini, indagato nell’inchiesta della Procura di Milano che vede accusato, sempre di corruzione “per atti contrari ai doveri d’ufficio”.
Alla Camera anche Guerino Testa, capogruppo di FdI nel Consiglio regionale: imputato insieme ad altre 17 persone nel procedimento sul fallimento delle società riconducibili all’imprenditore Carmine De Nicola. Testa aveva chiesto di patteggiare 1 anno e 6 mesi di reclusione per alcune bancarotte (pena sospesa) ed è stato assolto dall’accusa di associazione a delinquere. Al Senato agguanta un seggio Francesco Zaffini, rinviato a giudizio nell’inchiesta sui rimborsi della Regione Umbria. Processo iniziato nel novembre 2021.
Lega: 8 deputati e due senatori
Alla fine Umberto Bossi entra in Parlamento, condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a 8 mesi di reclusione per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti, per i 200 milioni della maxi-tangente Enimont.
Antonio Angelucci (Camera) editore dei quotidiani Libero e Il Tempo. Nel 2017 è stato condannato in primo grado a un anno e 4 mesi per truffa e falso per i contributi pubblici ai suoi giornali. E’ anche imputato per istigazione alla corruzione.
Con lui anche Fabrizio Cecchetti, condannato a 1 anno e 8 mesi in secondo grado nel processo sulle “spese pazze” della Regione Lombardia, la cosiddetta “Rimborsopoli Lombardia”.
La Lega porta anche in Parlamento Antonio Minardo, condanna definitiva a 8 mesi per abuso d’ufficio per una consulenza affidata da presidente del Consorzio Autostrade Siciliane.
Eletto anche Domenico Furgiuele: la Dda di Reggio Calabria ha chiesto il rinvio a giudizio di 50 persone a conclusione dell’inchiesta “Waterfront” su presunti illeciti in una serie di gare d’appalto bandite da amministrazioni pubbliche del Reggino, ed in particolare della Piana di Gioia Tauro.
Accuse di peculato per Mirco Carloni, a processo in primo grado, insieme ad altri 54, imputato di peculato per i rimborsi in consiglio regionale tra il 2008 e il 2012.
Ha invece patteggiato una pena di un anno per il processo “Rimborsopoli” la neo deputata Elena Maccanti. Va a Montecitorio anche Francesco Bruzzone, capolista Liguria. Condannato in primo grado a tre anni e otto mesi nel processo sulle “spese pazze” in Regione Liguria nel periodo 2008-2010. Appello in corso. Condannato dalla Corte Conti ligure a risarcire oltre 33mila euro. Siederà accanto a lui Riccardo Molinari, eletto in Piemonte circoscrizione di Alessandria, con 105mila voti.
Al Senato ci sarà ovviamente Matteo Salvini, attualmente a processo a Palermo per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio nel caso Open Arms, per non avere fatto sbarcare 147 migranti nell’agosto del 2019 quando era ministro dell’Interno. Il reato di sequestro di persona, con minori coinvolti, è punito con una pena che arriva fino a 15 anni di carcere. In Senato ottiene un seggio anche Massimiliano Romeo, condannato in appello a 1 anno e 8 mesi per peculato per le spese pazze in Regione Lombardia.
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi e l'on Elena Boschi
Italia Viva: 3 deputati e un senatore
Matteo Renzi e Maria Elena Boschi rientrano in Parlamento ed entrambi sono imputati per finanziamento illecito nel processo sulla fondazione Open.
Alla Camera passa Giuseppe Castiglione, già sottosegretario all'agricoltura del governo Renzi, imputato per corruzione elettorale e turbativa d’asta nel processo sulla gestione del Cara di Mineo.
Torna a Montecitorio l’ex tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, rinviato a giudizio nel novembre 2021 per finanziamento illecito legato all’inchiesta sullo stadio della Roma.
Movimento 5 Stelle: due deputati
Tra gli eletti del partito guidato da Giuseppe Conte, come riportato dal 'Fatto' c'è Chiara Appendino: ha subìto condanna in primo grado a 1 anno e 6 mesi per disastro, lesioni e omicidio colposo per la tragedia di piazza San Carlo a Torino, di cui era sindaca, del maggio 2017. Torna alla Camera Riccardo Tucci, per lui è stato richiesto il rinvio a giudizio per frode fiscale.
Partito Democratico: quattro deputati
Piero De Luca, figlio del governatore della Campania, imputato per bancarotta per il crac della società immobiliare Ifil C&D, coinvolta nel crac Amato.
Vicino a lui siederà l’ex governatore e attuale senatore Luciano D’Alfonso, a processo per falso ideologico.
Eletto anche Piero Fassino, a processo per la gestione del Salone del libro.
Passato anche Claudio Stefanazzi, imputato a Torino per finanziamento illecito ai partiti nella vicenda giudiziaria legata alle primarie per la segreteria nazionale Pd del 2017.
Noi Moderati: due deputati
Infine, Noi Moderati ha due nomi: Francesco Saverio Romano e Alessandro Colucci. Il primo è l’ex ministro dell’Agricoltura che conquista un seggio alla Camera, candidato nonostante sia indagato dalla Procura di Roma sulla fornitura di mascherine durante la prima emergenza Covid. Attuale deputato, nel 2021 Colucci ha patteggiato una pena di un anno, 8 mesi e 20 giorni per lo scandalo “Rimborsopoli” alla Regione Lombardia. In primo grado era stato condannato a 2 anni e 2 mesi. E’ stato candidato a Galatina e avuto 79.977 voti.
Fonte: ilfattoquotidiano.it
Foto © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
Elezioni Sicilia, Schifani Presidente. Così rivince la mafia
Di Giorgio Bongiovanni
Elezioni Politiche: l'Italia senza memoria si consegna alla destra
Di Giorgio Bongiovanni e Karim El Sadi
Elezioni politiche: Italia nella morsa della mafia e della corruzione
Di Giorgio Bongiovanni
Elezioni 2022: contro la ''clanizzazione'' della politica si candida Roberto Scarpinato
Ergastolo ostativo: il Senato se ne 'lava le mani' e scarica la legge
Berlusconi e i miliardi della mafia