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Gli imputati avevano scelto il rito ordinario: inflitti 18 anni di carcere a Pietro Merendino

Oltre 64 anni di carcere sono stati inflitti dai giudici del tribunale della quinta sezione penale, presieduta da Salvatore Flaccovio, a sei imputati arrestati nel corso dell'operazione Cupola 2.0 che ha sgominato la “nuova cupola” (merendino). Accolta la tesi del pool coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Guido (e prima di lui da Salvatore De Luca, oggi capo della Dda di Caltanissetta) e rappresentato, fra gli altri, dai pm Amelia Luise, oggi alla Procura europea, Dario Scaletta, Francesca Mazzocco e Bruno Brucoli.
Lunedì, il collegio ha ritenuto che Pietro Merendino avesse solo compiuto un tentativo di estorsione, assieme alla partecipazione all’associazione mafiosa, nella famiglia di Misilmeri. Per lui la condanna è stata di 18 anni. A Stefano Polizzi è stata tolta l’aggravante del reimpiego dei proventi dell’attività criminale di Cosa nostra: 17 anni, anche per Francesco Antonino Fumuso l’aggravante del reimpiego non c’è: 12 anni e 6 mesi. Il costruttore Pietro Lo Sicco. Già condannato in passato, ha avuto il concorso esterno: 10 anni. Poi le condanne minori: Simone La Barbera 3 anni e otto mesi, Giusto Amodeo 3 anni e 4 mesi. I giudici hanno inoltre stabilito che saranno risarcite le parti civili, tra cui dieci vittime delle estorsioni e poi le associazioni che le avevano assistite, come Addiopizzo, poi Sos Impresa, Solidaria, Confcommercio, Sicindustria, Centro studi Pio La Torre, Confartigianato. Risarcimenti anche per i Comuni di Misilmeri e Villabate, anch’essi costituiti parte civile.
Nel corso dell'operazione dei carabinieri (nel 2018) erano scattati decine di fermi tra cui il capo dell'organizzazione Settimo Mineo. Con il giudizio ordinario sono stati condannati Pietro Merendino a 18 anni di reclusione; Stefano Polizzi, a 17 anni; Francesco Antonino Fumoso a 12 anni e sei mesi reclusione; Pietro Lo Sicco, 10 anni; Simone La Barbera, tre anni e otto mesi; Giusto Amodeo, tre anni e quattro mesi. Amodeo, Fumuso, La Barbera, Lo Sicco, Merendino e Polizzi sono stati condannati a risarcire le parti civili: Addiopizzo. Sos Impresa Sicilia, Solidaria Scs Onlus, Confcommercio imprese, Sicindustria, Centro Studi e iniziative culturali Pio La Torre, Confartigianato Imprese. Risarcimento anche per le vittime. Nel 2020 con l'abbreviato erano stati condannati in 46, 9 le assoluzioni. 400, in totale, gli anni di carcere inflitti alla cupola.

Foto © Deb Photo

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