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Il Procuratore capo di Catanzaro, neo cittadino onorario di Capaci: "E' la chiave dei mandanti della strage di Falcone"

"Quando sono stato sentito in audizione al Csm per il posto di Procuratore nazionale antimafia mi fu fatta la domanda su cosa pensavo delle stragi e quale sarebbe stato il mio approccio e la mia visione; se avessi dedicato spazio, tempo, energie e uomini allo stragismo e a quello che era accaduto. Io ho detto che per me era una priorità. Avrei creato un gruppo di lavoro e sicuramente a capo di questo gruppo di lavoro avrei messo Di Matteo. Perché non c'è dubbio che finché non si trova l'agenda rossa, l'indagine non è conclusa. C'è una connessione tra Capaci e via d'Amelio e in quell'agenda c'è la chiave dei mandanti della strage di Capaci". Sono queste le parole del Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, intervenendo dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Capaci.


gratteri capaci pubb


Davanti ad una piazza gremita il magistrato ha ricordato come "le dinamiche delle stragi non sono state tutte chiarite" a partire da quella presenza di un soggetto che "con freddezza e lucidità ha il pensiero di andare ad aprire lo sportello della blindata e prendere la borsa di Borsellino". "L'obiettivo - ha proseguito Gratteri - non era solo colpire, fermare e uccidere Borsellino, che con il suo acume e la sua intelligenza poteva capire chi fossero i mandanti della strage di Capaci. Se quell'agenda è stata presa da quella borsa, così come è stata presa, chi ha quell'agenda ha ancora il potere di ricattare gente in vita. Magari anche gente di potere e che ha il potere reale in Italia".


gratteri capaci pubb 2


Gratteri, che si è detto estremamente onorato di ricevere la cittadinanza della città, ancora una volta ha ricordato come, nelle commemorazioni delle stragi, vi siano troppi "gattopardi" che salgono sui palchi e "vogliono parlare per lavarsi la coscienza" mentre precedentemente "hanno deriso e calunniato Falcone e Borsellino".
Quindi ha ricordato le sconfitte subite da Falcone nella corsa alla Procura nazionale antimafia, al Csm ed i pesanti attacchi subiti quando vi fu il fallito attentato all'Addaura o quelli pubblici, in televisione, dove fu accusato di essere andato a Roma scappando da Palermo, "come se fosse stato un vigliacco o che fosse andato a villeggiare a Roma".
Prima del magistrato ad intervenire, ovviamente, il sindaco di Capaci Pietro Puccio, il Presidente del Consiglio comunale Rosario Giambona ed i consiglieri Silvio Puccio e Beatrice Denise Vassallo che hanno spiegato i motivi per cui si è deciso di dare a Gratteri la cittadinanza onoraria.


gratteri puccio attestato cittad

Il sindaco di Capaci Pietro Puccio e Nicola Gratteri


"Noi siamo qui a discutere di questi temi non al chiuso di una sala conferenze, ma qua in piazza - ha detto il primo cittadino - vogliamo parlare qui apertamente, di mafia e antimafia. E non possiamo avere né timore né vergogna di farlo. Lo faremo sempre a testa altissima e con questo conferimento vogliamo dire da che parte sta Capaci con la cittadinanza e la comunità di Capaci. Questa sarà la sua scorta civica". Quindi è stata letta la motivazione "quale segno di riconoscenza e gratitudine per il suo costante impegno nella lotta alla criminalità organizzata, in difesa della convivenza civile e delle libertà democratiche e quale espressione di sostegno morale, vicinanza e solidarietà umana affinché non si senta mai solo nel suo impegno quotidiano di servitore dello Stato, che egli adempie con onore assoluto, altissima dignità, notevole sacrificio personale ed encomiabile senso delle istituzioni con doti umane intellettuali e professionali straordinarie”.

Foto/Video © Emanuele Di Stefano

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