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Standing ovation al Teatro Rendanodi Cosenza per Nicola Gratteri: “Dire che il Governo mi ama è una bugia grande come questo teatro”

In occasione dei vent’anni dalla nascita di OMNIA, la prestigiosa impresa operante nel settore dell’energia, alla quale è stata conferita la massima valutazione di Rating della legalità (3 stelle) da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; il pubblico presente al Teatro Rendano di Cosenza, luogo dove si è celebrato il ventennale, ha accolto con un interminabile applauso e una straordinaria standing ovation il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, presente sul palco per ritirare il premio Omnia é Green Awards 2022.
La giuria presieduta dallo scrittore e giornalista Pino Aprile, dal presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale Gianluigi Greco, dalla direttrice del Polo Museale di Soriano Mariangela Petra, dal presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara e dal giornalista Arcangelo Badolati, insieme all’Ad Vincenzo D’Agostino, ha riconosciuto al magistrato “anti-’Ndrangheta” il ruolo di personaggio eccellente della Calabria per la continua e costante azione di contrasto alla criminalità organizzata.
Intervistato dalla giornalista e conduttrice della serata Francesca Russo, Gratteri parla di “oscurantismo della politica”.
Dalle risorse economiche notoriamente poche e mal gestite, passando per le imbarazzanti circostanze in cui vertono i penitenziari nel nostro paese e terminando con un’azione di governo che, in materia di contrasto alle mafie può definirsi praticamente assente, Gratteri descrive dal palco del Teatro Rendano di Cosenza una panoramica chiara e ben definita di un governo palesemente inetto e disinteressato a risolvere i problemi legati al fenomeno criminale nel nostro Paese.
Ricordando l’importanza che riveste la coesione di squadra nelle varie operazioni svolte, Rinascita Scott in primis, dove più di 3000 uomini hanno lavorato in sinergia nonostante le fughe di notizie, Gratteri, durante la premiazione, lamenta una grave mancanza di risorse negli organici: “Il capo della polizia, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, il comandante generale della Guardia di Finanza sono la spina dorsale del Paese ma, anche i loro organici sono fortemente carenti. Per questo motivo servirebbero almeno altre sessantamila unità.” Nel descrivere le sue difficoltà nel reperire risorse utili, Gratteri aggiunge: “Mi dicono che sono bulimico perché chiedo con insistenza più uomini e mezzi. Almeno due volte la settimana mi reco a Roma a fare la questua. Le indagini si portano avanti anche in base alle energie disponibili. Se avessi più risorse saprei bene dove andare a parare, in quali territori operare per rendere più efficace il contrasto alla criminalità”.
Durante l’intervista con la giornalista Francesca Russo, il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, visibilmente emozionato, dedica un ricordo alle persone cadute per mano della ‘Ndrangheta e, descrivendo il senso di rassegnazione che pervade buona parte della società, aggiunge: “Quando mi sono insediato a Catanzaro ho iniziato a lavorare per invertire il trend della rassegnazione. I calabresi sono diffidenti, paranoici, ma ho capito che non sono omertosi. In realtà non sanno con chi parlare. Per questo dedico un giorno la settimana a ricevere le persone comuni. Mi raccontano le vessazioni subite, i loro drammi ed io mi prodigo nel dare risposte quotidiane anche per risolvere piccole beghe. Perché intervenire lì consente di guadagnare fiducia ma anche di evitare che nel tempo quelle vicende apparentemente trascurabili possano degenerare in fatti di sangue”.
Ritornando alla “non azione” di Governo, Gratteri sottolinea il paradosso politico del nostro Paese. “Ho rapporti cordiali con il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, ma dire che il Governo mi ama è una bugia grande come questo teatro. La cosa è reciproca.Nel suo discorso di insediamento Mario Draghi non ha mai pronunciato la parola mafia. Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio è stato a Milano in occasione di uno degli appuntamenti celebrativi del trentennale dalla fondazione della Direzione Investigativa Antimafia. Ha letto un discorso carico di concetti che vengono ripetuti da anni: niente di nuovo sotto il sole.” - continua - “Da lui io mi aspetto le ricette. Mi aspetto che dica ‘Oggi facciamo questo, domani faremo quello, dopodomani quell’altro’. Invece non vi è alcuna programmazione. La politica riesce a progettare solo da oggi fino alle prossime elezioni. Questo è il motivo della mia rabbia. E non resterò mai zitto per convenienza”.

Foto © Deb Photo

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