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"Oggi ci sono assetti planetari che stanno cambiando"

"A Trapani ci fu la loggia Scontrino, il centro Scorpione. Ci furono la droga ed i traffici internazionali, i traffici di Armi, l'omicidio di Mauro Rostagno e l'episodio mio; quello di Giacomelli e di Ciaccio Montalto. E' mai possibile che tutte queste non possano essere riesaminate, trenta, quaranta anni dopo, per capire cosa c'è dietro a questa sovrapposizione di poteri occulti? Perché in queste cose c'è la mafia, ci sono i servizi, sono occulti perché c'è la massoneria. Ci si vuole rendere conto che c'è una chiave più complessa di Cosa nostra, di collegamento con Cosa nostra americana?". E' l'ex magistrato Carlo Palermo ad intervenire a Pizzolungo, luogo della strage che lo ha visto coinvolto in prima persona il 2 aprile 1985. 
Assieme a lui viaggiavano l'autista Rosario Maggio e gli agenti di scorta Totò La Porta, Nino Ruggirello e Raffaele Mercurio. Quando esplose l'autobomba il mezzo del magistrato stava sorpassando una macchina al cui interno vi era una donna, Barbara Rizzo, che in quel momento stava portando a scuola due dei suoi figli: i gemellini Salvatore e Giuseppe Asta. Avevano sei anni. 
E per Carlo Palermo è sempre un dolore tornare su quei luoghi: "Ho ricevuto un bonus di 37 anni - ha detto con emozione intrattenendosi con la stampa - E' un periodo lungo che ho ricevuto e che ho impiegato cercando di andare avanti nella ricerca, e spero di riuscire ancora".
Palermo ha dunque analizzato i tempi terribili che si stanno attraversando, compresa la guerra che è presente in Europa. "C'è una verità giudiziaria che è diversa dalla verità storica. Dietro quello che sta accadendo c'è una verità storica che va molto più indietro nel tempo. Quando si parla di massoneria si parla di progetti e piani che trovano la loro pianificazione nella loro storia più antica. Che viene a maturazione in certi momenti. Come fu nella seconda guerra mondiale, nelle bombe atomiche che hanno costituito il deterrente per certe condotte per decine di anni, fino all'abbattimento del muro di Berlino. E poi fino al 2001, quando c'è stato l'abbattimento delle due Torri a New York. Sono questi eventi che hanno segnato il nostro percorso e la nostra storia e che vanno al di là delle competenze dei singoli magistrati, perché riguardano l'umanità e i progetti di potere sull'umanità".
Come si lotta contro questo Sistema criminale integrato? "Ripristinando la democrazia. Questi riassetti planetari stanno avvenendo con delle trasformazioni del controllo delle masse che costituiscono oggetto di condizionamenti di massa e che sono sotto gli occhi di tutti noi. Ci hanno isolati. Ci hanno reso non più partecipi di democrazie rappresentative. Oggi l'Italia è un soggetto bellico che opera direttamente nelle guerre. Io a Trento li ho trovati gli armamenti che venivano della Nato, che passavano per la Polonia ed i traffici venivano organizzati dall'Italia. Li ho trovati e sto parlando di una cosa di 40 anni fa. Ma allora erano trafficanti. Oggi sono ufficialmente governi. Sono governi che operano con gli stessi segreti e con il controllo delle masse. Noi ci dobbiamo riappropriare delle nostre istituzioni. E devono essere rappresentative del popolo e non dell'Euro, della finanza o delle multinazionali". 

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