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di AMDuemila

E' stato sentito come testimone l'ufficiale dei carabinieri del Ros di Roma, Francesco De Lellis nell'ambito del nuovo processo sulla Strage di Bologna del 2 agosto 1980, che vede come principale imputato l'ex di Avanguardia nazionale Paolo Bellini, accusato di concorso nell'attentato. Al centro della sua deposizione i rapporti tra l'imprenditore romano legato all'estrema destra, Gennaro Mokbel, e gli ex Nar Valerio Fioravanti e Francesca Mambro.
De Lellis, chiamato dagli avvocati di parte civile, dalla fine del 2006 si era occupato delle indagini dell'inchiesta Telecom Sparkle-Fastweb, relativa a un maxiriciclaggio di due miliardi di euro realizzato ai danni del Fisco grazie a una ‘frode carosello’.
Da alcuni accertamenti fatti su una intercettazione nell’ambito delle indagini (finiti poi una relazione del maggio del 2009) si era scoperto che Mokbel, parlando con Carmine Fasciani, esponente della criminalità organizzata romana, aveva affermato di aver pagato per far uscire dal carcere Fioravanti e Mambro (Fioravanti ha sempre smentito questa ricostruzione): "Li ho tirati fuori tutti io…tutti con i soldi mia, lo sai quanto mi so costati Ca’?…un milione e due...un milione e due...". L'ufficiale del Ros, in aula ha sottolineato che all'epoca i conti correnti non erano stati controllati perché l'indagine riguardava altre vicende, ossia i conti dei legali degli ex Nar e delle persone a loro vicine. Dall'indagine sono invece emersi i rapporti tra Mokbel, Mambro e Fioravanti a proposito della piattaforma politica denominata 'Partito Federalista' (da non confondere con il Partito Federalista fondato nel 1995).
Secondo i legali di parte civile questi contatti confermano la natura non spontaneista dei Nar, considerati da sempre legati a "certi contesti di potere" come aveva detto nella scorsa udienza l'avvocato Andrea Speranzoni. Dopo De Lellis è stato nuovamente sentito in aula il commissario capo della polizia scientifica di Roma, l'ingegner Giovanni Tessitore, che per conto della Procura generale ha effettuato la perizia fisiognomica per stabilire se Paolo Bellini è l'uomo che figura nel filmato girato in stazione la mattina del 2 agosto 1980 dopo lo scoppio della bomba. Nella sua precedente audizione Tessitore aveva spiegato che dall'esame emerge "un sostegno forte all'ipotesi" che Bellini e l'uomo con i baffi che appare nel video siano la stessa persona, e oggi dopo aver svolto ulteriori approfondimenti ha confermato le sue conclusioni.

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