Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Diversi gli argomenti trattati ma la tensione resta altissima

Il vertice che si è tenuto questo mercoledì a Ginevra - a Villa La Grange, dove nel 1985 ci fu il primo incontro degli allora presidenti Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov - si è svolto tra le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Russia, che negli ultimi mesi hanno portato all'espulsione di diplomatici e sanzioni reciproche.
Non era certamente con un incontro che si sarebbero potute risolvere tutte le problematiche che da tempo infiammano il confronto tra Mosca e Washington. 
I toni sono stati pacati e le parti hanno mantenuto un atteggiamento di apparente apertura, ma non certamente risolutivo. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto ai giornalisti che “non mi facevo illusioni sulle nostre relazioni e non me ne faccio ora, ma dopo una discussione sincera e franca, concreta e seria, ho un certo spettro di fiducia”. Il colloquio comunque "è stato molto costruttivo", ha detto Putin aggiungendo che "non c'è stata ostilità Al contrario, il nostro incontro è stato sviluppato con precisi principi. Certo, abbiamo divergenze in molte opinioni, ma, in ogni caso, entrambe le parti hanno dimostrato la volontà di capirsi e di trovare vie di convergenza di posizioni". L'inquilino della Casa Bianca, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha detto che le relazioni fra Usa e Russia devono essere stabili e cooperative” e che la sua agenda “non è contro la Russia”. Inoltre "il tono di tutta la riunione, immagino sia stato un totale di quattro ore, è stato buono, positivo", ha detto Biden, e che "non si può sostituire un incontro faccia a faccia tra i leader. Il presidente Putin e io abbiamo avuto una capacità pura e unica di gestire le relazioni tra due paesi potenti e orgogliosi".
Tuttavia sempre durante la conferenza stampa tenuta a margine del vertice, il presidente russo ha ricordato che, nel 2017, il Congresso degli Stati Uniti ha dichiarato Mosca sua "nemica e rivale", e ha introdotto nella sua legislazione disposizioni sulla necessità di sostenere i processi democratici e le organizzazioni politiche in Russia. "Ora poniamoci una domanda - ha detto Putin - se la Russia è un nemico, che tipo di organizzazioni sosterranno gli Stati Uniti in Russia? Penso che non saranno quelle che rafforzano la Russia, ma quelle che la fermano".
Ma quali sono stati i temi trattati?

Diritti Umani
Prima del vertice, il presidente russo aveva fatto sapere che una delle questioni che voleva affrontare era la violazione dei diritti umani.
Il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato che non può mantenere la fiducia dei suoi cittadini se non difende i diritti umani e ha promesso di sollevare la questione nei futuri dialoghi con la Russia, accusata già diverse volte di violare tali diritti. Diretta la risposta di Putin durante l'incontro, in cui ha spiegato che la Central Intelligence Agency (CIA) ha aperto carceri in diversi paesi in cui viene applicata la tortura. "Cos'è? Sono diritti umani questi?", ha chiesto.
Oltretutto, particolare attenzione durante il confronto è stata incentrata sul caso di Alexéi Navalny. Putin in merito ha affermato che "sapeva di aver violato la legge in vigore in Russia", precisando che Navalny doveva comparire periodicamente davanti alle autorità, essendo una persona condannata due volte al carcere e al tempo in regime di semi-libertà.
"Ha ignorato consapevolmente questo requisito legale - ha detto Putin - ha fatto quello che voleva".
Infatti l'avversario politico del presidente è andato fuori dai confini nazionali della Russia per ricevere cure e le autorità al tempo non hanno richiesto il suo ritorno in patria ma, appena lasciato l'ospedale, Navalny ha pubblicato dei materiali del suo lavoro investigativo ed è stato lì che ha ricevuto la comunicazione di tornare in Russia, dove quando effettivamente ha fatto ritorno è stato tratto in arresto. 
Sempre a proposito di Navalny, Biden ha dichiarato che la sua morte "sarebbe un segno in più che la Russia ha poca o nessuna intenzione di rispettare i principali diritti umani fondamentali" e che "sarebbe una tragedia".

La situazione in Ucraina 
Il presidente Putin ha osservato nelle sue dichiarazioni rilasciate ai giornalisti che Biden concorda sul fatto che la risoluzione del conflitto in Donbass dovrebbe basarsi sugli accordi di Minsk. In questo ambito il presidente russo ha ribadito che le proposte di Kiev per ottenere il controllo del confine prima delle elezioni in Donbass contraddicono gli accordi raggiunti. Anche Biden ha indicato che gli accordi di Minsk sono una base per la risoluzione del conflitto.

Stabilità strategica  
Su questo punto entrambi i leader hanno concordato di avviare un dialogo integrato bilaterale su questo argomento per creare una base per il futuro controllo degli armamenti e misure per ridurre i rischi. Il presidente degli Stati Uniti ha evidenziato "un reciproco interesse a cooperare per i nostri popoli, i russi e gli americani, ma anche per il bene e la sicurezza del mondo ho detto al presidente Putin che abbiamo bisogno di alcune regole di base sulla strada che tutti possiamo rispettare. Abbiamo discusso in dettaglio i prossimi passi che i nostri paesi dovrebbero adottare per le misure di controllo degli armamenti, i passi necessari per ridurre il rischio di conflitto, non intenzionale" e poi ancora "ho detto al presidente Putin che la mia agenda non è contro la Russia, o qualcun altro, è a favore dei cittadini americani".
"Non credo di cercare una guerra fredda con gli Stati Uniti", ha ribadito Putin, sottolineando che  - "Chiaramente non interessa a nessuno, né al tuo paese (riferito agli Stati Uniti n.d.r) né al mio, che siamo in una situazione in cui c'è una nuova Guerra Fredda”.

Cyber-sicurezza
La questione della sicurezza informatica è sempre più rilevante e i leader di Russia e Stati Uniti vi hanno prestato particolare attenzione. Il presidente russo ha osservato che entrambi i paesi hanno concordato di avviare consultazioni in questo settore sottolineando la la necessità di "scartare ogni tipo di allusione, sedersi a livello di esperti e iniziare a lavorare per gli interessi degli Stati Uniti e della Federazione Russa, siamo d'accordo su questo, in linea di principio, e la Russia è pronta per questo".
Biden di rimando ha ribadito che le "infrastrutture critiche" (banche dati sensibili, server militari, software della pubblica amministrazione, ecc...) devono essere protette dall'"hacking" e ha affermato di aver descritto a Putin 16 tipi specifici di entità che rientrano in questa categoria.
In conclusione il vertice sembra essere stato l'ennesimo teatro politico in cui i due capi di Stato abbiano voluto dare un segnale di distensione per tranquillizzare i propri alleati. Ma fino ad oro sembra che l'unico ad aver beneficiato veramente dell'incontro sia stato Putin. Infatti il noto giornale russo Izvestija ha riportato che durante il vertice la valuta della Federazione Russa (il Rublo) è cresciuta di valore e che continuerà a farlo nel prossimo futuro.
(Prima pubblicazione: 17-06-2021)

Foto originale © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Biden prepara la NATO per la nuova guerra fredda. Cina e Russia si difendono

L'impero americano d'occidente schiera le truppe per la battaglia

I giochi di guerra della NATO nel Baltico

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos