di Aaron Pettinari
Una puntata che, già per il tema di cui tratta, è destinata ad entrare nella storia della televisione italiana. Da quando il 20 aprile 2018 c'è stata la sentenza di primo grado sulla trattativa Stato-mafia, con le condanne di boss mafiosi, uomini delle istituzioni e politici, l'attenzione mediatica su questo importante processo è via via scemata fino a giungere ad un silenzio quasi tombale. Eppure ci sono fatti e misteri che ruotano attorno agli anni delle stragi, alle morti di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e degli agenti delle scorte, delle stragi in Continente, che devono ancora oggi essere disvelati. Fatti, in particolare quelli del 1993, per cui sono indagati dalla Procura di Firenze anche Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri.
Lunedì 4 gennaio, alle ore 21.20 su Rai3, il programma Report, condotto da Sigfrido Ranucci, dedica una puntata speciale nella ricostruzione di quegli anni.
Con testimonianze inedite e documenti esclusivi raccolti da Paolo Mondani e Giorgio Mottola in collaborazione con Norma Ferrara, Alessia Pelagaggi e Roberto Persia, verrà ricostruito per la prima volta in televisione il ruolo ricoperto da alcuni settori delle istituzioni nelle stragi del 1992 e in quelle degli anni precedenti.
Già i trailer e le anticipazioni della puntata fanno evincere l'esistenza di un filo nero che collegherebbe infatti l'attentato alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 alle bombe di Capaci e via D'Amelio. Un intreccio perverso in cui mafia, massoneria, terroristi di destra e servizi segreti deviati avrebbero contribuito per anni ad organizzare e ad alimentare una strategia stragista che puntava alla destabilizzazione della democrazia nel nostro paese.
Lo speciale si sviluppa grazie al contributo di magistrati, collaboratori di giustizia e protagonisti dei piani eversivi. Report farà luce sul ruolo inconfessabile ricoperto da uomini dello Stato nella pianificazione e nell'esecuzione delle stragi. Una verità a cui probabilmente era arrivato Paolo Borsellino. E' un fatto noto che quando viene ucciso in via d'Amelio, sparisce l'agenda rossa che portava sempre con sé, dove conservava tutti gli appunti sulle indagini da lui svolte in prima persona sulla strage di Capaci. Che fine ha fatto l'agenda rossa di Paolo Borsellino? Grazie a testimonianze esclusive, Report è in grado di aggiungere un tassello importante alla ricostruzione della vicenda. Ed ora non resta che attendere.
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