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Con Lunetta Savino, la storia del fisico nucleare Fulvio Frisone
di Sonia Cordella - 29 maggio 2020
Questa sera, alle ore 21.25 su Rai 1, andrà in onda un film davvero speciale, ricco di emozioni e valori: "Il Figlio della luna". Si tratta della storia vera di Fulvio Frisone, fisico nucleare nato con una tetraplegia spastica distonica grave al punto da impedirgli persino di parlare.
Il film racconta le vicende umane di Carmelo e Lucia Frisone, entrambi siciliani, di modesta estrazione, che dopo due figlie, Palmira e Pinella, si ritrovano a dover crescere Fulvio, affetto da quella gravissima patologia. Nel ruolo di Lucia, la protagonista, è l'attrice Lunetta Savino, la cui interpretazione mostra tutto l'amore, il coraggio, la passione e la determinazione di una donna che lotta per dare una vita normale al proprio figlio.
E' grazie alla sua forza d'animo che Fulvio prova a superare le barriere fisiche e mentali nelle quali è costretto dalla sua grave menomazione. A scuola il bimbo sviluppa un interesse spiccato per la poesia e la pittura, per la quale adopera, con grandi sforzi, una sorta di casco con un sottile braccio meccanico, e una vera passione per la Fisica.
Qualche anno fa conobbi Fulvio assieme a mio marito, Giorgio Bongiovanni. Un'intelligenza davvero al di sopra del comune. Nonostante le sofferenze e le difficoltà ha conseguito la laurea in Fisica Nucleare nel 1989, presso l’Università degli Studi di Catania, con una tesi su “Le reazioni di fusione D-D in palladio deuterato”. Da diversi anni ormai, è un ricercatore del dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania, dove continua a occuparsi di fusione fredda.
In particolare Frisone ha dedicato anni di studi e ricerca ai fattori inquinanti alla base dei buchi neri nell’atmosfera e alla possibilità di produrre energia nucleare pulita escludendo le scorie radioattive. Un lavoro di ricerca, il suo, che è stato apprezzato anche a livello internazionale. All'estero ha tenuto importanti conferenze in Russia, Cina, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti. Nel 1992 ha ricevuto il premio Toyp per la ricerca scientifica e nel 2004 il premio Goccia di Rapolano Terme per i suoi studi.
La pellicola è del 2007, con la regia di Gianfranco Albano. Nel cast, insieme con Lunetta Savino, Paolo Briguglia, Antonio Milo, Alessandro Morace, Alessandra Costanzo, Sabrina Sirchia, Evelyn Famà, Giuseppe Tantillo, Larissa Volpentesta, Irene Scaturro, Victoria Larchenko, Giuseppe Saggio, Paride Benassai e Claudio Piano.