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Compie oggi 85 anni la grande fotografa palermitana - Fotogallery

Sto malissimo con tutto questo odio che viene fuori da destra e da sinistra: c’è rabbia ovunque, tutti si prendono per i capelli ed esprimono sentimenti terribili”. Le parole di Letizia Battaglia riportate da Laura Montanari racchiudono lo stato d’animo di questa donna indomita. Che nel giorno del suo 85esimo compleanno non ha però alcuna intenzione di stare ferma.
Il prossimo 7 marzo alcune sue foto saranno celebrate alla Crumb Gallery di Firenze attraverso la mostra “Corpo di donna” che andrà avanti fino al 7 aprile. La galleria è gestita da sole donne, Lea Codognato, Rory Cappelli, Emanuela Mollica e Adriana Luperto. Ventitré scatti per raccontare il corpo delle donne. “Al naturale - sottolinea Letizia - le donne come sono, non come gli uomini le vorrebbero. Non sono in pose sexy o finte da set maschili, nemmeno costrette dentro a schemi o a canoni. Donne dai venticinque ai settant’anni, corpi che non hanno paura del nudo”.
Ed è ad un’altra donna, Elena Del Santo, che la fotografa pluripremiata in tutto il mondo spiega un concetto semplicissimo: “L'arte in generale può molto - la musica, il cinema, l'arte visiva, qualsiasi cosa - ma dev'essere rivoluzionaria o non esiste. Non è niente. Le menate intellettuali che non sfondano le pareti, i muri, non servono a nulla”. “Ho cominciato da Palermo. Non le sembra una scelta rivoluzionaria e politica?”. Decisamente intensa e appassionata la vita politica di Letizia Battaglia, così come è lei. “Sono stata consigliere comunale - ricorda alla cronista - assessore dei Verdi (con la giunta di Leoluca Orlando), deputato (nel 1990) però oggi non lo farei manco sparata perché trovo che la politica nelle istituzioni sia molto crudele, bieca, egoista. Però ogni cosa che faccio è politica. Anche dirigere il Centro Internazionale di Fotografia battaglia letizia c shobhaper me è un impegno politico: fare crescere le persone, alimentare la cultura, questo è fare politica. Dirigo una rivista che si chiama Mezzocielo, lavoro con un gruppo di donne straordinario: non è vanità, non è potere perché non prendo soldi, però è politica. Politica per me è cambiare il mondo. All'interno delle istituzioni è difficile cambiare il mondo se non cambia la cultura”. E sono le donne a poterlo fare, in assoluto. “Ho un disprezzo quasi profondo per il maschio - continua Letizia -. Da solo l'uomo non ce la fa più, non possiamo più delegare gli uomini ad amministrare la Terra. La Terra brucia, noi donne abbiamo il dovere, non il diritto, di andare ad amministrare metà del mondo. Dobbiamo sporcarci le mani e lavorare sodo, ognuno nel suo campo. Chi ha 30 anni deve fare politica. Vedo donne fantastiche che non hanno un grande ruolo all'interno del Parlamento. Dovrebbero forse osare di più, credere di più in sé stesse”. Osare, lottare, amare e fotografare il mondo, in ogni suo angolo. “Non importa la macchina e neppure il metodo - ribadisce con forza - importa quello che hai nella testa, nel cuore e nel tuo vissuto. Devi riuscire a trovare quell'empatia tra te e il mondo, con qualsiasi mezzo. Una poesia la puoi scrivere al computer ed è una cagata, puoi scriverla con la biro ed è una cosa meravigliosa. La fotografia è lo stesso. L'importante è che tu abbia un progetto dentro, rivoluzionario e di talento artistico”. Un progetto rivoluzionario che vibra forte là dove la bellezza prende forma. “E’ importantissimo che i ragazzi recepiscano l’importanza di vedere fiorire la bellezza”, mi aveva raccontato qualche anno fa, e la forza inesauribile delle sue parole si percepisce ancora oggi. “Io vorrei parlare sempre con i ragazzi per dire loro che si può, si può, si può… la vita è meravigliosa, questo mondo è un posto bello dove stare se non ci fossero le guerre, l’ingiustizia, se non ci fosse il sopruso, tutto sarebbe bellissimo. Sarebbe anche facile amministrare con giustizia una terra, senza confini, senza diversità di colori di pelle, senza divisioni tra belli e brutti, nani, storpi… siamo tutte creature di questa terra…”. Sì, Letizia, siamo davvero creature di questa terra, forse un giorno riusciremo a realizzarlo. E quando avverrà sarà anche grazie a te.

Foto di copertina © Salvatore Pipia


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