Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

gratteri quante storie nov2019di Davide de Bari - Video
Presentato ultimo libro di Gratteri e Nicaso al programma di Rai 3

“La ‘Ndrangheta ha iniziato ad utilizzare le cripto valute perché le danno la possibilità di un maggiore filtro e sicurezza. Tutti gli ‘ndranghetisti sono in grado di fare investimenti sofisticati, come comprare alberghi, pizzerie e ristoranti soprattutto da Roma in su. Per fare queste operazioni si rivolgono a professionisti ben disposti a interagire con le mafie”. E’ così che il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, è intervenuto alla trasmissione “Quante Storie” su Rai 3 presentando il suo ultimo libro “La rete degli invisibili” (ed. Mondadori) scritto insieme ad Antonio Nicaso. Secondo il procuratore calabrese la vendita della droga da parte della ‘Ndrangheta “non è più al dettaglio, ma è diventata il grossista e per questo ha subappaltato le piazze d’Italia a mafie minori come quella nigeriana o organizzazioni locali - ha spiegato - La ’Ndrangheta non solo tratta con i narcotrafficanti sudamericani, ma partecipa alla produzione di droga in Colombia in quanto ha avuto rapporti con le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, ndr) o con l'Auc (Autodefensas Unidas de Colombia, gruppo paramilitare, ndr). Dopo la pacificazione voluta dal Governo, i 20.000 Auc sono diventati Bacrim che continuano a trafficare cocaina e con un colpo di spugna sono stati cancellati i loro reati”. Ma come la ’Ndrangheta è riuscita a diventare la prima mafia che ha in mano tutto il traffico di droga del mondo? “Agli inizi degli anni ’90 c’è stata una forte domande di cocaina nel mondo occidentale e a questa domanda Cosa nostra non era pronta, anche se era presente negli Stati Uniti, perché era impegnata nello stragismo. - ha detto il procuratore di Catanzaro - Mentre la ‘Ndrangheta avendo miliardi di lire, guadagnati con oltre 200 sequestri con un miliardo in media, gli ha utilizzati per mandare broker in Sud America per acquistare cocaina al prezzo più conveniente. E questi broker vivono in quei territori”.
la rete degli invisibiliPer il magistrato la ‘Ndrangheta oggi potrebbe essere sconfitta se “noi avessimo un potere politico con volontà e coraggio potrebbe fare tante modifiche delle Costituzione affinché diventi non conveniente delinquere. - ha proseguito - Le mafie non hanno ideologia né di destra o sinistra. In 10 anni le mafie potrebbero essere abbattute dell’80%, ma poi resta il 20% che è dentro la nostra testa perché le mafie ci appartengono e si nutrono del nostro consenso sociale”.
Un altro tema affrontato durante l’intervista al programma di Rai 3 è stato quello inerente alla differenza tra le normali famiglie e quelle di ‘Ndrangheta: “E’ fondamentale la famiglia in quanto se è onesta c’è il 99% di possibilità che il figlio cresca onesto. Mentre nella famiglia ‘ndraghetista, quando un bambino è piccolo, il capo mafia va da lui e gli da una forbicina in mano e gli taglia le unghie. Quel bambino si chiamerà piuma e sarà un predestinato ‘ndranghetista. E’ così che il bambino già da 7-8 anni cresce con la mentalità mafiosa e sa che deve saper essere maschio, senza paura e vive continuamente sotto stress e per questo da adulti sono depressi e paranoici”. “I giovani non sono allenati al sacrificio. - ha continuato - Noi adulti stiamo viziando i figli facendoli crescere come degli scemi senza far comprendere cosa sia il sacrificio. Oggi non si ruba per fame ma per ingordigia. Oggi il povero è il ragazzo che non ha il telefonino da 700 euro o chi non si veste firmato”.
In conclusione, Gratteri si è detto ottimista in quanto “in Calabria sta cambiando la mentalità, vedo gente che ha ripreso a sperare e sognare. Ogni settimana incontro persone nel mio ufficio. Quello che dico ai miei colleghi è che dobbiamo essere seri anche quando si esce la sera per andare a mangiare una pizza, perché voi non sapete chi sono gli altri, ma gli altri sanno chi siete”.

VIDEO Guarda la puntata integrale: "Quante storie"

ARTICOLI CORRELATI

Gratteri: ''I boss mafiosi di oggi sono più pericolosi dei loro padri e nonni''

Nicola Gratteri: ''I nuovi boss della 'Ndrangheta sono incensurati e professionisti''

''La rete degli invisibili'', ecco la 'Ndrangheta nell'era digitale

I boss di 'Ndrangheta: ''Se Gratteri continua così fa la fine di Falcone, è un morto che cammina''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos