Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

di AMDuemila
Trovato un file sui presunti “fondi neri” nella pen drive rinvenuta a casa Montante

Nuova inchiesta nei confronti dell’ex presidente di Confindustria Antonello Montante, già condannato a 14 anni di cercare per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione nel processo abbreviato, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e finanziamento illecito ai partiti con 10 indagati tra cui l’ex presidente Rosario Crocetta. A far aprire un nuovo fascicolo questa volta per riciclaggio è stato il file in una pen drive ritrovata durante un perquisizione a casa Montante, che qualcuno avrebbe voluto cancellare. Ma i tecnici della polizia scientifica sono riusciti a recuperare alcuni file. A riportare la notizia è l’edizione palermitana del quotidiano “La Repubblica”. Proprio grazie al ritrovamento della pen drive, è venuta alla luce una contabilità “parallela”, che secondo le indagini, sarebbe stata gestita da un collaboratore “fidato” di Montante, Vincenzo Mistretta. Il tutto sarebbe stato annotato su un foglio Excel, che registrava le uscite “extra”.
Secondo gli inquirenti, proprio da quel file, sarebbe emerso che cinquantamila euro sarebbero stati consegnati in più tranche a un misterioso "Signor P", fra il 2004 e il 2011, sessantamila sono stati “consegnati al signor Antonello Montante e altri cinquantamila della Msa ad altri. Secondo i magistrati si “tratta di operazioni estranee al core business aziendale”.
Da alcune indagini, risalenti al 2000 e 2006, sempre su Montante sarebbero già emersi dei fondi neri, ma al tempo l’inchiesta fu archiviata. Ma ora i magistrati hanno ripreso le carte in mano. Al tempo alcuni collaboratori di giustizia avevano ipotizzato che quei soldi sarebbero finiti ad esponenti mafiosi, ma dalle indagini sarebbe emerso che quei fondi sarebbero finiti ad esponenti politici siciliani. Nei documenti processuali figurerebbe ad esempio il nome dell’ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, condannato per favoreggiamento a Cosa Nostra.
Una notizia quella di oggi che arriva dopo i momenti di tensione all’interno dei corridoi della procura nissena visto, che il pm che fin dall’inizio ha seguito le inchieste su Montante, ha chiesto e ottenuto la revoca dalle indagini, anche se comunque continuerà a seguire il processo in corso sulle talpe. Intanto l’inchiesta è passata al pm Claudio Pasciuti.

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Processo Montante: per i giudici ''motore immobile'' di una ''mafia trasparente''

Montante e quel potere creato con la corruzione

Processo Montante, commercialista teste in aula: ''Davo fastidio con consulenze e subii ispezioni''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos