di Aaron Pettinari
"Gianni Letta riferimento in Calabria del Sistema Ugolini. Dell'Utri per la Sicilia"
"Scajola, da quello che ricordo, era membro di una loggia in Toscana. Una loggia che era collegata con il Goi di San Marino, diretta da Ugolini. Per questo partecipò alla tornata. Diversamente non poteva". Il collaboratore di giustizia Cosimo Virgiglio è tornato, ieri, a deporre al processo "Breakfast", in corso a Reggio Calabria, che vede imputato l'ex ministro Claudio Scajola per avere favorito l'inosservanza della pena dell'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena (condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa ed oggi latitante a Dubai) assieme all'ex moglie di questi, Chiara Rizzo.
Rispondendo alle domande del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, è tornato a parlare della tornata del 2004 in cui avrebbe visto l'ex ministro dell'Interno. "Se Scajola faceva parte o meno del sistema con Ugolini non ne ho mai parlato - ha continuato Virgiglio - dopo qualche anno è stato lo stesso Ugolini ad invitare la famiglia Cedro ad andare a trovare Scajola per un suo intervento presso Impregilo e quei lavori di ammodernamento del tratto della Salerno-Reggio Calabria. Ugolini fece riferimento a lui ma non so che ruolo rivestiva".
Nel corso dell'udienza il pentito, ex massone legato alla cosca Molè, ha anche parlato del senatore Speziali ("Faceva parte della loggia di Crotone, la Pitagora, che era retta da Marrazzo nella parte pulita, mentre lui faceva parte di quella ombra"), di Pippo Marra ("Lui era vicino ma stava più in disparte. Aveva in mano il mondo dell'informazione ed aveva un potere diverso. In questo sistema più sei in vista meno potere hai e, viceversa, meno sei in vista più hai potere") e di Gianni Letta. "Letta l'ho incontrato in un'occasione in un ristorante alle porte di Catanzaro - ha detto Virgiglio - C'era un gruppo della massoneria londinese che voleva fare investimenti nel settore turistico e Ugolini ci disse di prodigarci in nome della fratellanza Universale. E Letta era il riferimento del gruppo in Calabria come Dell'Utri era riferimento in Sicilia". Secondo il collaboratore di giustizia Letta sarebbe stato "una persona di estrema fiducia" anche se il suo ruolo sarebbe più "politico". Il controesame di Virgiglio è stato rinviato ad altra data per permettere agli avvocati difensori di leggere tutti i verbali a lui riferiti. Successivamente a salire è stato il sostituto commissario della Dia di Reggio Calabria, Giuseppe Gandolfo, che ha riferito dei vari accertamenti compiuti per conto dell'autorità giudiziaria, sempre in riferimento ai temi affrontati nel processo sulla latitanza di Matacena, anche a riscontro di quanto detto dallo stesso Virgiglio. Il processo è stato rinviato al prossimo 25 marzo.
Foto © Imagoeconomica
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