di Aaron Pettinari
La Corte ha accolto la richiesta della Procura generale
Si riapre il dibattimento processo d'appello in abbreviato contro l'ex ministro Dc, Calogero Mannino (in foto), imputato di minaccia a Corpo politico dello Stato. La Presidente della Corte d'appello Adriana Piras ha infatti accolto la richiesta presentata dalla Procura generale di un confronto tra i collaboratori di giustizia Giovanni Brusca e Gioacchino La Barbera. I due hanno riferito già in passato di un attentato nei confronti dell'ex politico ma fornendo indicazioni diverse sui tempi del progetto di morte.
"Subito dopo la strage di Capaci fui incaricato di uccidere l'onorevole Mannino. Mi adoperai per studiare le abitudini. Poi Riina, tramite Biondino mi bloccò. In sostanza mi disse che ci avrebbe pensato lui" aveva dichiarato Brusca lo scorso 29 maggio quando è stato escusso nell'ambito di questo procedimento. E proprio La Barbera sarebbe stato incaricato da Salvatore Biondino di compiere quel delitto. La Procura generale ha anche presentato un verbale di interrogatorio, trasmesso dalla Procura di Palermo, in cui Brusca spiegherebbe i motivi del fraintendimento con La Barbera. La Corte comunque, anche per valutare l'attendibilità dei due collaboranti, ha riaperto il dibattimento con il confronto che si terrà il 14 gennaio 2019. Sono state invece respinte le richieste di altre acquisizioni di atti, presentate sempre dall'accusa, tra cui l'archiviazione nei confronti di Antonio Subranni con l'accusa di favoreggiamento per il depistaggio delle indagini sulla morte di Peppino Impastato.
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