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di matteo c giorgio barbagallo ct 2012di Aaron Pettinari
La Commissione lo propone ma ora tocca al plenum

La Terza Commissione del Csm ha indicato all'unanimità il pm di Palermo Nino Di Matteo per uno dei cinque posti di sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia. Una risposta che era attesa da tempo dopo le indiscrezioni dei mesi scorsi che davano tra i favoriti proprio il magistrato che indaga sulla trattativa Stato-mafia. Di Matteo aveva presentato la propria domanda al concorso assieme ad altri 65 colleghi. Tra i cinque proposti dalla Commissione vi sono anche i sostituti della procura di Roma Francesco Polino, Barbara Sargenti e Maria Cristina Palaia ed il pm di Napoli, Michele Del Prete. Fuori concorso, tornerà alla Procura nazionale antimafia guidata da Franco Roberti il procuratore aggiunto di Palermo Teresa Maria Principato, che indaga sul superlatitante di Castelvetrano, Matteo Messina Denaro.
Certo è che in passato proprio il Csm aveva negato al pm lo scatto di cariera, in ben due occasioni.
La prima volta preferendo al suo posto altri magistrati, mentre la seconda volta la sua candidatura venne bocciata per un vizio di forma.
Lo scorso novembre, poi, era stato proprio Di Matteo a rifiutare l'offerta di un trasferimento per ragioni di sicurezza, cioè fuori dalle vie ordinarie.
La proposta era nata dopo che erano emersi nuovi elementi sul progetto di attentato ai suoi danni.
Era stato proprio il Capo della procura di Palermo Francesco Lo Voi a segnalare il fatto al Csm.
Il magistrato però non accettò la “scorciatoia”. Accettare un trasferimento con una procedura straordinaria connessa solo a ragioni di sicurezza - aveva dichiarato all’epoca il pm - costituirebbe a mio avviso un segnale di resa personale ed istituzionale che non intendo dare. Alla direzione nazionale antimafia eventualmente andrò solo e quando supererò una procedura concorsuale".
Un'occasione che si starebbe manifestando ora, salvo clamorose sorprese. Del resto già in passato il Csm si è reso protagonista di clamorosi ripensamenti. Sarà la volta buona per il definitivo via libera alla nomina? Non resta che attendere la prossima riunione del Plenum di Palazzo dei Marescialli.

Foto © Giorgio Barbagallo

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