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di matteo t t c Michele Naccari Studio Cameradi AMDuemila
“Da quel lavoro spunti per ritenere che strage non fu solo di mafia"

"Sono fiero di aver contribuito ad accertare la responsabilità di più di venti soggetti definitivamente condannati per la strage di via d'Amelio. Sono ancora più fiero che da quel lavoro siano venuti spunti concreti per ritenere che quella strage non sia solo di mafia". A dichiararlo è stato il pubblico ministero di Palermo Nino Di Matteo, replicando alle accuse pronunciate dall'ex ministro DC Calogero Mannino, che oggi è stato assolto nel processo svolto in abbreviato sulla trattativa Stato-mafia, la cui pubblica accusa è rappresentata dallo stesso Di Matteo, insieme ai colleghi Teresi, Del Bene e Tartaglia.
A seguito dell’emissione della sentenza, decisione presa dal gup Marina Petruzzella, l’ex politico aveva emesso pesanti critiche nei confronti del sostituto procuratore di Palermo, accusandolo di aver "fatto condannare (nel processo per la strage di via d’Amelio, ndr) persone innocenti per colpa della sua ostinazione”. "Sono convinto che oggi - ha proseguito Di Matteo - chi continua a ritenere necessario indagare in questa direzione viene esposto e chiamato a pagare prezzi spesso troppo alti".

Foto © Michele Naccari/Studio Camera

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