di Sabina Guzzanti
Aiutatemi a capire.
Oggi si parla di SAVIANO che avrebbe plagiato delle notizie e ne avrebbe riportate altre senza citare le fonti.
Se ne parla perché ne ha parlato il Daily Beast, ma è una notizia vecchia come il cucco, che non riguarda solo zero zero zero, ma anche e soprattutto Gomorra e le osservazioni fatte dal giornalista americano le ha fatte in modo assai più puntuale e documentato Alessandro Dal lago in un libro intitolato Eroi di Carta, a suo tempo accusato nemmeno troppo velatamente di complicità con la camorra, quando le sue osservazioni erano di semplice buon senso.
C'è un libro di Balestrini, che si intitola Sandokan che contiene molti episodi identici a Gomorra ed è uscito nel 2004.
Oggi però è uscita anche UN'ALTRA notizia di cui non parla nessuno se non Repubblica e solo nell’edizione di Palermo.
La notizia è che “L’ESPLOSIVO per l’attentato al pm Nino Di Matteo è stato trasferito in un altro nascondiglio sicuro” a detta di un mafioso.
E’ il terzo pentito che parla del progetto di questo attentato se si esclude Vincenzo Graziano che è stato meno esplicito:
“L’esplosivo per Di Matteo dovete cercarlo nei piani alti”
Però la notizia non esce se non in RETE.
E mi viene in mente il paragone con Saviano perché delle minacce di morte che ha ricevuto si parla quasi tutti i giorni da anni.
Perché quelle sono credibili e suscitano indignazione e quelle a Di Matteo no?
Ad essere precisi non sono nemmeno minacce quelle che ha ricevuto Di Matteo. Non è che gli hanno mandato un bigliettino con delle cattiverie. Hanno fatto arrivare a Palermo 200kg di tritolo. Questa non è una minaccia è un fatto.
Non è che un boss ha fatto una battuta su di lui, è che un certo Riina è stato intercettato mentre dichiarava di voler vedere volare Di Matteo fino all’ultimo piano.
Dobbiamo credere che i direttori dei nostri giornali siano convinti in BUONA FEDE che pubblicare notizie già note, sia più minaccioso per la criminalità organizzata, di un processo che indaga sulle complicità fra mafia e istituzioni?
Info: sabinaguzzanti.it