Il leader del M5S alla presentazione del libro “Stragi d’Italia”: “Abbiamo cercato di contrastarla in tutti i modi, ma non ci hanno spiegato cosa dovrebbe coprire questa norma”
"Non avrei neppure concepito, da presidente del Consiglio, l'articolo 31 del decreto sicurezza. Prevede la possibilità che i servizi segreti organizzino associazioni con finalità di terrorismo e di rovesciamento dell'ordine democratico e compiano azioni terroristiche sotto copertura. Abbiamo cercato di contrastarla in tutti i modi, ma non ci hanno spiegato cosa dovrebbe coprire questa norma, anche retroattivamente".
Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, parlando al Teatro Garbatella di Roma, nel corso della presentazione del libro di Luigi Li Gotti e Saverio Lodato "Stragi d'Italia. Il caso Almasri e tutto quello che Giorgia Meloni e il governo non vogliono ammettere" (ed. Fuoriscena). Durante la serata, il leader del M5S ha parlato poi della legge sulla separazione delle carriere - passata oggi in Senato - che “non serve a nulla per migliorare il servizio della giustizia e neanche per separare le carriere, che sono già separate”.
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“Stanno facendo qualcosa che è inutile rispetto all'obiettivo esplicitato - ha spiegato - ma la realtà ci spinge a raccogliere le firme per avere un referendum e un giudizio vostro. L'obiettivo è allontanare il pm dall'alveo della giurisdizione e metterlo più facilmente sotto il tacco del potere politico di turno.” Sempre in tema di provvedimenti politici della maggioranza, l’ex premier ha commentato il tentativo di estromettere i parlamentari del Movimento, Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho, dalla Commissione antimafia con una norma sul conflitto di interessi. “Quale può essere il conflitto per dei magistrati come Scarpinato e De Raho, che hanno applicato la legge, hanno fatto il loro dovere in decenni di onorata carriera?”, ha domandato Conte, ricordando che, a proposito di conflitto d’interessi, la presidente della Commissione, Chiara Colosimo, era stata immortalata mentre “aveva le mani intrecciate con Luigi Ciavardini: parliamo di un ex terrorista nero condannato per la strage di Bologna”. “Quindi, chi ha il conflitto di interessi?”, ha concluso.
Foto © Paolo Bassani
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