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Il procuratore di Napoli: “Nordio minaccia provvedimenti per i magistrati che criticano operato del governo? Io sono in cima alla lista

Questo decreto Sicurezza ci insegna che c’è una categoria di reati per tutti coloro che non fanno parte della pubblica amministrazione, mentre i colletti bianchi che possono rispondere di corruzione, concussione, peculato non andranno sicuramente in galera, perché è stato abolito il reato dell’abuso d’ufficio“. A dirlo è il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, che, ospite su La7 alla trasmissione “In altre parole”, critica molti passaggi del decreto Sicurezza del governo Meloni, approvato in via definitiva in Senato.
A proposito dell’aumento di reati e pene previsto dal testo (39 articoli, 14 nuovi reati, 9 aggravanti inedite, come i blocchi stradali e le occupazioni di immobili), il magistrato osserva: “Ricordo che il ministro Nordio, prima di iniziare il suo mandato, disse che bisognava snellire il codice penale. Ma, in ogni caso, quelle pene in più restano sulla carta: di fatto, non andrà nessuno in carcere perché, quando la pena è inferiore ai quattro anni, scattano le misure alternative”.
Per esempio: “Supponiamo che un dirigente dell’Istituto Autonomo Case Popolari, abusando del proprio potere, assegni un appartamento a una famiglia che non ha i requisiti. Quando si scopre l’errore, ovviamente la polizia costringe quella famiglia a lasciare l’alloggio. Ma perché quella famiglia viene incriminata e finisce sotto processo, mentre il funzionario pubblico, che ha sbagliato abusando del suo potere non subisce nulla? Perché è stato abolito il reato di abuso d’ufficio. Così, con questo decreto sicurezza si usa il pugno duro contro chi occupa una casa, che giustamente dovrà essere liberata, mentre per i reati che riguardano la pubblica amministrazione si fa di tutto per impedire non solo la celebrazione del processo, ma anche l’acquisizione delle prove”.
E parlando dell’intenzione del ministro della Giustizia Carlo Nordio di sanzionare i magistrati che criticano le scelte di governo: “Ormai il ministro ci sorprende ogni settimana. Ora ci ha detto che i magistrati che contesteranno le riforme del governo saranno sottoposti a un procedimento disciplinare. Quindi, io sono sicuramente in cima alla lista”. E sulle parole del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro su “certi magistrati che parlano come i mafiosi” Gratteri ha risposto ridendo: “A Delmastro piace spararla grossa perché vuole farsi notare”.

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