L’ex parlamentare all’evento di “Schierarsi”: “Israele? Viola il diritto internazionale da decenni. Non ci sarà pace in Palestina finché esiste l’occupazione”
“L’attacco del governo alla magistratura? Si chiama distrazione di massa”. E’ netto il giudizio di Alessandro Di Battista, ex parlamentare del M5S. Il reporter e attivista politico è intervenuto all’evento organizzato dall’associazione “Schierarsi” di cui fa parte al teatro Seraphicum di Roma. “Dato che il governo non può rivendicare risultati su nulla, né su questioni economiche, né su questioni sociali, né su questioni di sicurezza, né su questioni legate all'immigrazione, niente. E neanche una presunta centralità di politica estera. Basti guardare come tutta l'Europa, Meloni inclusa, sia stata del tutto scavalcata e proprio non considerata da Trump, che parla direttamente con Putin, ha bisogno di un po' di caciara, di distrazione di massa e quindi ha tirato fuori una vecchia strategia berlusconiana, quella dell'attacco alla magistratura. Come viene detto: lo scontro magistrati-politica”, ha affermato ai nostri microfoni a margine dell’evento. Secondo Di Battista, però, “qua non c'è nessuno scontro magistrati-politica, c'è l'ennesimo attacco da parte della politica inaugurato appunto decenni fa da Berlusconi alla magistratura. Perché da un lato appunto ha bisogno di distrazione, dall'altro lato c'è una fetta consistente del potere politico che ce l'ha con i magistrati perché ha paura di finire in galera. Questa è la realtà, perché la corruzione è sempre molto evidente, sempre alta. Le ultime classifiche pubblicate da Transparent International ci danno addirittura retrocessi, sostanzialmente l'Italia da 13 anni che non perdeva posizione ha perso 10 posizioni e 2 punti percentuali, quindi la situazione è drammatica e ha bisogno di un po' di distrazione di massa per qualche abboccone che abbocca”. Nell’intervista ha parlato anche della situazione in Palestina. “Mentre oggi c'è la tregua a Gaza, i terroristi indivisi israeliani continuano a fare stragi in Cisjordania. Credo abbiano ucciso 14 bambini negli ultimi giorni, decine di migliaia di sfollati, decine di vittime”, ha affermato. “Io pubblico ogni giorno immagini, certi soldati veramente sono bestie, sono entrati a buttare bombe durante matrimoni, insomma fanno delle robe veramente da terroristi, protetti poi da una parte consistente della comunità internazionale”. Davanti a questo contesto tragico l’Italia non fa nulla, ha commentato Di Battista, “perché abbiamo esponenti politici, soprattutto mi riferisco a Tajani, che lavorano sembra di più per il governo israeliano che per il governo italiano”. L’Italia “dovrebbe riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina, dovrebbe applicare delle sanzioni a Israele fino a che Israele continuerà ad occupare illegalmente i territori palestinesi violando il diritto internazionale. Oggi lo Stato terrorista di Israele, viola il diritto internazionale. Lo fa da decenni. Hanno applicato 16 pacchetti di sanzioni alla Russia per l'invasione dell'Ucraina, non hanno applicato neanche un pacchetto di sanzioni verso Israele che ha diversi esponenti che premono per continuare la pulizia etnica in Palestina”. Secondo l’ex parlamentare “non ci sarà mai pace fino a che continuerà l'occupazione israeliana. Ma questo non giustifica qualsiasi atto di terrorismo, posto che i principali terroristi sono gli israeliani, che viene realizzato in Medio Oriente. La causa principale - ha ribadito - è l'occupazione illegale da parte israeliana. Lo devono capire tutti quanti. Per me sostenere la causa palestinesi è una delle cose più importanti della mia vita, ma non si tratta di stare dalla parte dei palestinesi, si tratta di stare da parte dell'umanità”.
ARTICOLI CORRELATI
Di Matteo: ''Lotta alla mafia? Lo Stato non ha voluto vincerla. Difendiamo sistema normativo''
Di Battista: ''Israele giustifica gli attacchi come difesa, ma occupa territori altrui’’
Di Battista: ''Consegniamo in Senato 80mila firme per il riconoscimento della Palestina’’
Di Battista: ''Meloni? Sequel del Governo Draghi. Spero in un’opposizione solida’’