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A Piazzapulita l'avvocato che ha denunciato l'esecutivo per la liberazione del torturatore libico

"Ioho fatto una denuncia, un atto giudiziario. Non politico. Non un favore alla Meloni". Così l'avvocato Luigi Li Gotti intervenuto ieri sera a Piazzapulita, su La7, per commentare il caso Almasri per il quale, nei giorni scorsi, ha presentato denuncia contro il governo alla procura di Roma. "Mi sono sentito indignato dalla vicenda - ha detto rispondendo alle domande di Corrado Formigli -. Il fatto che un assassino, un boia venisse rimpatriato per fare le stesse cose di cui è accusato mi indigna". Tra gli ospiti della trasmissione anche i giornalisti Emiliano Fittipaldi; la storica Michela Ponzani; l’ex giudice della Corte Penale Internazionale Cuno Jakob TarfusserGiorgio Mulé (FI); e Giandomenico Caiazza.


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Osama Almasri è un torturatore libico, rimpatriato su un volo di Stato dopo essere stato arrestato dalla Digos, sul quale spicca un mandato di cattura della Corte Penale Internazionale per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Il legale ha denunciato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega ai servizi segreti, Alfredo Mantovano, per i reati di favoreggiamento personale e peculato (ex art. 314 co. 1 cod. pen).
Nella denuncia si chiede che vengano “svolte indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici del suddetto Osama Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di Stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia”. Li Gotti, citando i reati, ricorda il reato di favoreggiamento personale (art. 378 co.1 cod.pen.). Qualche giorno dopo, la procura capitolina guidata da Francesco Lo Voi ha notificato l'iscrizione nel registro degli indagati al Governo.


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Ad oggi, però, sulla vicenda ancora nessun rappresentante o funzionario dell'esecutivo ha riferito in Parlamento. E nel frattempo sono emerse verità scottanti su Almasri: la sua complicità con i servizi segreti italiani, i viaggi fatti indisturbato in Europa e la cittadinanza della Dominica, una piccola isola caraibica con legami istituzionali col Regno Unito.
"Questo pericoloso criminale, come lo ha definito Piantedosi, è stato accompagnato da un aereo di Stato che parte addirittura in anticipo, prima che la Corte d'Appello prendesse una decisione - ha continuato Li Gotti -. Quindi era già tutto organizzato!".

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