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"Cinquant'anni di mafia" è "un libro prezioso per la memoria del Paese, per la comprensione di ciò che è accaduto negli ultimi 50 anni, non solo nell'ambito mafioso, ma nel nostro Paese”. Così il sostituto procuratore nazionale antimafia, Nino Di Matteo, durante la presentazione dell'ultimo libro di Saverio Lodato (ed. Bur-Rizzoli) presentato lunedì 11 novembre presso il Teatro Quirino di Roma. “Serve un’ottica di analisi complessiva che tenga conto del collegamento tra un episodio criminale e gli altri, che tenga conto anche dell'evoluzione in quel momento del quadro politico nazionale e internazionale in quel periodo", ha commentato Di Matteo. Durante la serata si è parlato anche della volontà, da parte della Commissione parlamentare antimafia, di estromettere il senatore Roberto Scarpinato da Palazzo San Macuto per un presunto "conflitto d'interesse" orchestrato ad hoc. “Non ho dubbi nel ritenere che la richiesta invocata da più parti di estromissione del senatore Scarpinato da quella Commissione risponde strumentalmente alla necessità di neutralizzare chi non si rassegna ad accettare che la strategia stragista venga definitivamente e in modo rassicurante per l'opinione pubblica archiviata come frutto esclusivo di un delirio di onnipotenza di Salvatore Riina e magari di qualche imprenditore colluso o in odore di mafia - ha detto Di Matteo -. Estrometterlo, prima ancora cercare di delegittimarlo con argomenti che non stanno in piedi, risponde alla esigenza di evitare qualsiasi approfondimento in direzione di possibili causali delle stragi legate alla destra eversiva, legate alla trattativa Stato-mafia, legate ai rapporti con movimenti politici all'epoca delle stragi in fase di formazione e quindi attraverso Marcello Dell'Utri anche con Silvio Berlusconi e con l'allora nascente movimento politico Forza Italia”.

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