Parla il sostituto procuratore generale della Cassazione
"Il Parlamento europeo ha approvato la nuova Direttiva sul recupero e la confisca dei beni, che può essere definita come una 'legge Rognoni - La Torre europea'. La nuova Direttiva è il frutto di una duplice consapevolezza. Da un lato, emerge con sempre maggiore chiarezza la minaccia posta all'integrità dell'economia e della società, allo Stato di diritto, e ai diritti fondamentali, dai profitti generati dalla criminalità organizzata, il cui ammontare viene stimato in almeno 13 miliardi all'anno. Dall'altro lato, anche nelle istituzioni internazionali viene espresso un forte sostegno allo strumento della 'confisca non basata sulla condanna'". A dirlo è stato Antonio Balsamo, sostituto procuratore generale in Cassazione, intervenendo a Palermo al convegno dal titolo 'Cesare Terranova: il giudice e l'impegno parlamentare', per ricordare il magistrato ucciso dalla mafia il 25 settembre di 45 anni fa. "In effetti, la più importante innovazione introdotta - ha aggiunto Balsamo - consiste nell'armonizzazione delle legislazioni degli Stati europei su due nuove forme di confisca non basate sulla condanna, una delle quali, precisamente, la 'confisca di patrimonio ingiustificato collegato a condotte criminose', presenta tutte le caratteristiche essenziali delle misure di prevenzione patrimoniali antimafia introdotte in Italia nel 1982 dalla legge Rognoni - La Torre".
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