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di Luca Grossi

I componenti del Partito Democratico presenti in commissione antimafia (Walter Verini e altri) hanno annunciato che presenteranno un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di fare chiarezza su come intenda risolvere il grave danno che sta venendo fatto all'istituto dei collaboratori di giustizia.
La nota dei parlamentari arriva dopo la pubblicazione dell'intervista allo storico avvocato dei pentiti Luigi Li Gotti fatta dal direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovannie di diversi articoli di stampa, ultimo in ordine di tempo quello firmato da Lirio Abbate su La Repubblica.
Sono emerse "gravissime criticità nella gestione dei collaboratori di giustizia" riporta la nota.
"Lo Stato - continua - ha senz'altro il dovere di creare le migliori condizioni possibili perché chi affida la propria vita alle Istituzioni avendo scelto la strada della denuncia di crimini mafiosi e non, possa trovare nello Stato uno scudo credibile ed efficace a tutto tondo" dal momento che "I collaboratori di giustizia sono uno strumento fondamentale nella lotta alle mafie ed il loro inquadramento normativo si deve proprio all'intelligenza di Giovanni Falcone che ne intuì l'importanza".
Ma "quanto denunciato in questi giorni da organi di stampa e associazioni" fa emergere "un grave corto circuito tra diversi settori dello Stato (ministero dell'Interno e Agenzia delle Entrate) colpisce proprio, con i collaboratori e le loro famiglie, l'istituto stesso della collaborazione di giustizia".
Difatti, come abbiamo già scritto, l'operazione in questione è quella svolta dall'Agenzia delle Entrate che confisca quei capitali che spettano ai pentiti nell'ambito di una capitalizzazione prevista per finanziare il proprio progetto di vita, sia esso l'acquisto di una casa o un progetto di lavoro.
In questo modo, la collaborazione perde qualsiasi appeal economico.
"Troppo spesso - concludono i parlamentari del PD - le vite dei collaboratori di giustizia così come quelle dei testimoni di giustizia sono appesantite da meccanismi burocratici che vanno verificati alla luce dell'alto valore democratico di questi percorsi di denuncia - concludono i parlamentari - Come Pd abbiamo sempre mantenuto alta l'attenzione nei confronti di queste persone e presenteremo in Antimafia interrogazioni urgenti al ministro dell'Interno perché il parlamento sia informato su ogni aspetto e di ciò che il governo intenda fare per risolvere la grave situazione". 

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