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Settant'anni dopo l'esplosione della prima atomica una minaccia ancora reale

"Il colonnello Tibbets, comandante del B-19 'Enola Gay', guidò l'apparecchio a 8000 piedi d'altezza, verso il centro della città di Hiroshima. L'armiere mise in funzione il meccanismo di sganciamento della bomba. Poi mirò il bersaglio. La bomba cadde. Alla bomba era attaccato un paracadute che, per mezzo di un apparecchio appositamente studiato, si aprì come previsto. 
La bomba oscillò, sempre scendendo verso terra, appesa al paracadute.
Le lancette dell’orologio segnarono le otto, quattordici minuti e cinquanta secondi.
La bomba si trovava a 600 metri dal suolo.
Alle otto e quindici minuti era scesa di altri cento metri, quando altri apparecchi inventati dagli scienziati fecero scattare l’accensione all’interno della bomba: dei neutroni provocarono la disintegrazione di alcuni atomi di un metallo pesante, l’uranio 235. E questa disintegrazione si ripeté in una reazione a catena di sbalorditiva velocità.
In un milionesimo di secondo, un nuovo sole si accese nel cielo, in un bagliore bianco, abbagliante.
Fu cento volte più incandescente del sole nel firmamento.
E questa palla di fuoco irradiò milioni di gradi di calore contro la città di Hiroshima.
In questo secondo, 86.000 persone arsero vive.
In questo secondo, 72.000 persone subirono gravi ferite.
In questo secondo, 6.820 case furono sbriciolate e scagliate in aria dal risucchio di un vuoto d’aria, per chilometri d’altezza nel cielo, sotto forma di una colossale nube di polvere.
In questo secondo, crollarono 3.750 edifici, le cui macerie di incendiarono. In questo solo secondo, raggi mortali di neutroni e raggi gamma, bombardarono il luogo dell’esplosione per un raggio di un chilometro e mezzo.
In questo secondo, l’uomo che Dio aveva creato a propria immagine e somiglianza, aveva compiuto, con l’aiuto della scienza, il primo tentativo per annientare sé stesso.
Il tentativo era riuscito...".
Oggi è il 6 agosto 2022. E mi è venuto in mente questo brano che lessi in un libro di narrativa per ragazzi tanti e tanti anni fa.
Si intitola "Il gran sole di Hiroshima", scritto da Karl Burchner. Facevo ancora le medie, credo. 
Un libro che racconta la storia di Sadako, una bambina giapponese sopravvissuta all'esplosione nuclerae di Hiroshima, avvenuta nell'agosto 1945. 
La storia dell'uomo è stata segnata profondamente in quella data, in cui per la prima volta in un conflitto venne sganciata una bomba atomica sopra una città. 
Evidentemente, però, non è stata segnata abbastanza.
Una seconda bomba venne lanciata su Nagasaki il 9 agosto, decretando di fatto la fine della Seconda guerra mondiale, 6 giorni dopo, con la resa incondizionata del Giappone. 
Settantasette anni dopo la follia dell'uomo non si è fermata. La proliferazione di armi nucleari si è sviluppata di fatto in ogni lato del Mondo. 
Ben nove sono le potenze che le posseggono: Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Cina,  Francia, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele. 
Di queste la Russia e gli Stati Uniti detengono i maggiori arsenali (il 90%), possedendo rispettivamente 6.500 e 6.185 testate nucleari.
Alla follia atomica l'umanità (o sarebbe meglio dire i potenti) hanno accompagnato un'irrefrenabile passione per i conflitti. 
Come se la Terza Guerra Mondiale fosse un gioco. 
Il conflitto in Ucraina, la crisi di Taiwan sono temuti perché vedono in campo lo schieramento di forze come gli Stati Uniti, gli alleati della Nato, la Russia e la Cina. Ma la terra brucia a causa delle bombe anche in altri luoghi. 
Sanguina la terra di Palestina, a Gaza, dove Israele impunemente, continua a massacrare e colpire un Popolo intero. Donne, bambine e bambini, uomini vengono privati della libertà di un sorriso nella propria Terra. I bombardamenti sono andati avanti tutta la notte ed è già stato annunciato che l'operazione "Breaking Down" durerà almeno una settimana.
E ciò accade nel silenzio colpevole dell'Occidente, prono e accondiscendente verso lo Stato sionista di Israele. 
Scorrendo le pagine di tanti organi di informazione si racconta che le nuovi armi atomiche, rispetto a quelle che hanno polverizzato Hiroshima e Nagasaki siano più “piccole”, ma non certo sono meno pericolose.
Se venissero lanciate le bombe atomiche l'umanità intera verrebbe spazzata via. Chi perché colpito dall'esplosione; chi a causa delle conseguenze provocate dall’onda d’urto; chi a causa della radioattività e delle terribili malattie che andrebbe a provocare nelle persone (paghiamo ancora in Europa gli effetti di Chernobyl), chi a causa dell’inverno nucleare provocato dalle esplosioni e quindi dal sollevamento di polveri, terremoti e quant'altro. 
In poco tempo si estinguerebbero molte forme di vita sul pianeta. 
E il genere umano si troverebbe a dover vivere in un mondo avvelenato, dove la terra non è più in grado di generare frutti e dove la luce del sole arriva a stento.
L'uomo senza memoria, che cancella Hiroshima e Nagasaki come fatti lontani avvenuti nel tempo, fa finta di non sapere. Si continua a distruggere il Pianeta proseguendo una folle corsa verso l'annientamento.
Senza umanità, senza vita. Solo Silenzio e Oblio. 

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