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“Possibile che nessuno abbia ancora preso una decisione?”

"Il messaggio di Durigon è devastante e per questo non può rimanere al suo posto". A dirlo è il fondatore dell'associazione antimafia Libera, don Luigi Ciotti, in una intervista al Fatto quotidiano nella quale commenta la proposta del sottosegretario leghista all'Economia Claudio Durigon (in foto) di cambiare il nome di un parco di Latina da Falcone e Borsellino ad Arnaldo Mussolini, fratello del duce. "Deve andarsene: possibile che nessuno abbia ancora preso una decisione?", si domanda l'attivista per la legalità che motiva così la sua richiesta: "Durigon deve dimettersi perché, come ci insegnava Falcone, le istituzioni sono sacre e qui è in gioco la credibilità della nostra democrazia". Intitolare il parco al fratello di Mussolini anziché ai magistrati morti perché combattevano la mafia, per don Ciotti, è una "proposta inaccettabile per chi crede nella Costituzione e nella democrazia. Ma soprattutto è uno schiaffo ai familiari di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e anche ai ragazzi delle scorte che sono morti con loro". "Se avesse un po' di dignità dovrebbe fare un passo indietro", afferma don Ciotti. E se Durigon non lo facesse, allora il presidente del Consiglio Mario Draghi "lo dovrebbe cacciare". "Però il premier non ha ancora detto una parola sul caso e non sembra voler intervenire. Ma com'è possibile - prosegue - che una persona del genere stia ancora al suo posto e che, dopo così tanti giorni, non sia ancora stata presa una decisione? Draghi deve allontanare Durigon anche per tutelare il suo governo da persone del genere”. 

Foto © Imagoeconomica

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