di AMDuemila
"Domani ricorrerà il 28esimo anniversario della strage di via d'Amelio. Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta furono straziati dalla violenza del tritolo di Cosa nostra. Materialmente il tritolo mafioso ha posto fine alle loro esistenze. Più del tritolo hanno fatto inerzie, omissioni, negligenze e pavidità”. E’ quanto ha scritto il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, in un post su Facebook. "E' un dato di fatto - ha aggiunto - che pezzi dello Stato abbiano flirtato con l'antistato, che tuttora una salda, rigorosa ed ineludibile cultura antimafia non sia patrimonio collettivo. C'è ancora tanto da fare in questa direzione, ma lo dobbiamo a uomini come quelli di cui ricorderemo domani la morte. Ed a tutti i familiari, tutti, nessuno escluso, delle vittime del dovere nei confronti dello Stato, vittime cadute per mano di chi lo Stato democratico l'ha tradito svendendosi all'altra parte". Poi Morra ha sottolineato: "E chi ancora non l'ha capito e non dà il massimo per sconfiggere quest'emergenza criminale-mafiosa ha un'idea di democrazia bislacca, se non ipocrita".
In conclusione, il presidente ha ricordato una frase pronunciata da Borsellino: "Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri".
Foto © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
Fabio Repici: ''Su strage via d'Amelio c'è il marchio del Viminale dell’epoca e della Polizia di Stato''
19 luglio 2020: la questura di Palermo ricorda le vittime della strage di via d'Amelio
Anniversario Strage via d'Amelio: l'Orchestra ''Falcone Borsellino'' in concerto
Strage via d’Amelio, Morra: ''Più del tritolo hanno fatto omissioni, negligenze e pavidità''
- Dettagli
- AMDuemila-2