Firma la petizione!
La Fondazione La città invisibile, in rappresentanza di un folto numero di attivisti e cittadini comuni, facendo seguito alla manifestazione di protesta davanti al Consolato di Malta di Catania, del 21 scorso, ha lanciato una petizione che riporta le seguenti istanze:
1) CHIEDIAMO ALL’EUROPA D’ISTITUIRE UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA CHE AFFIANCHI MALTA NELLE INDAGINI SU QUESTO ORRIBILE ATTO EVERSIVO.
2) CHIEDIAMO AL GOVERNO ITALIANO DI FAR INTERVENIRE LA COMMISSIONE ANTICORRUZIONE PERCHE’ VALUTI IL RISULTATO DELLE INCHIESTE DELLA CARUANA GALIZIA SULLA TAP, E NELLE MORE, DI BLOCCARE I LAVORI TAP IN SALENTO.
3) Chiediamo DI RAFFORZARE LE MISURE DI TUTELA DEI GIORNALISTI ESPOSTI NELLE INCHIESTE ANTICORRUZIONE E ANTIMAFIA.
La Fondazione invita i politici italiani ad occuparsi seriamente della grave situazione che tocca il nostro Paese in rapporto alla brutale esecuzione mafiosa con cui è stata uccisa una libera giornalista. Non si perda in beghe di partito, in polemiche dell'antimafia politicizzata che hanno solo l'effetto di depistare e creare distorsioni prive di senso. Si intervenga in merito alle gravi denunce pubblicate su L'Espresso da Caruana Galizia, che ha messo in luce intrecci affaristici tra il governo dell’Azerbaijan e l’Italia nella costruzione del gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline, un gasdotto che collegherà l'Italia e la Grecia passando per l'Albania, consentendo l'afflusso di gas naturale proveniente dal Medio Oriente, dal Caucaso e dall'area del Mar Caspio) col suo giro di appalti e profitti miliardari e lo scempio ambientale che esso comporta in Salento nella terra degli ulivi.
FIRMA LA PETIZIONE: change.org
La petizione
“Ci sono criminali ovunque si guardi adesso, la situazione è disperata”. Così ha scritto la giornalista d’inchiesta Daphne Caruana Galizia nell’ultimo post pubblicato sul suo blog, prima che un’autobomba la facesse saltare in aria. Questo atto di terrorismo mafioso, maturato in seguito alle sue inchieste sulla corruzione politica dei vertici dello stato maltese, E’ ACCADUTO IN UN PAESE EUROPEO.
Questo delitto è una minaccia pericolosa e aperta all’intera Europa, EUROPA CHE VERGOGNOSAMENTE TACE! Il silenzio dei capi di Stato europei compresa l’Italia, manifesta la fragilità delle istituzioni, il cui omertoso no comment può indurre a pensare che vi siano INDICIBILI EQUILIBRI DA TUTELARE.
Così come riteniamo ignobile che nessun esponente dei partiti italiani o del governo, nessun rappresentante dei vertici dello Stato italiano, abbia espresso ferma condanna rispetto all’accaduto considerato che la Caruana Galizia aveva denunciato gli intrecci affaristici tra il governo dell’Azerbaijan e l’Italia nella costruzione del gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline, un gasdotto che collegherà l'Italia e la Grecia passando per l'Albania, consentendo l'afflusso di gas naturale proveniente dal Medio Oriente, dal Caucaso e dall'area del Mar Caspio) col suo giro di appalti e profitti miliardari e lo scempio ambientale che esso comporta in Salento nella terra degli ulivi.
Qualsiasi denuncia giornalistica, per quanto coraggiosa, risulta impotente se non trova orecchie disponibili ad ascoltarla e persone pronte ad attivarsi e a trarne le opportune conseguenze. Il premier maltese Muscat, costretto alle dimissioni durante il suo mandato di guida europea, proprio a seguito dello scandalo che lo ha riguardato direttamente, afferma in modo scontato che “nessuna rivalità giustifica una morte del genere”, ma questa sua dichiarazione risuona tardiva e insufficiente.
La giornalista Caruana Galizia, sull’Espresso e sul suo blog, producendo una grande quantità di prove documentali, aveva scoperchiato l’enorme flusso di denaro utilizzato per condizionare le scelte europee, (ad esempio, pagando tangenti ad europarlamentari affinché chiudessero un occhio sulle violazioni dei diritti umani in Azerrbaijan) tra i vertici dello stato azero e quelli dei paesi europei come Malta.
Questo stato di cose ci indigna profondamente sia come cittadini europei che come associazioni autonome impegnate a favorire il rispetto della legalità e dei diritti democratici, tra i quali quello della tutela della libera informazione.
Pertanto CHIEDIAMO ALL’EUROPA D’ISTITUIRE UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA CHE AFFIANCHI MALTA NELLE INDAGINI SU QUESTO ORRIBILE ATTO EVERSIVO.
CHIEDIAMO AL GOVERNO ITALIANO DI FAR INTERVENIRE LA COMMISSIONE ANTICORRUZIONE PERCHE’ VALUTI IL RISULTATO DELLE INCHIESTE DELLA CARUANA GALIZIA SULLA TAP, E NELLE MORE, DI BLOCCARE I LAVORI TAP IN SALENTO.
Chiediamo DI RAFFORZARE LE MISURE DI TUTELA DEI GIORNALISTI ESPOSTI NELLE INCHIESTE ANTICORRUZIONE E ANTIMAFIA.
FIRMA LA PETIZIONE: change.org