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Sempre nella mia qualita di umile avvocato, di cittadino con i suoi diritti e doveri, di padre desideroso di lasciare ai propri figli un'eredità di valori universali, scaturenti dall'amore e dalla giustizia, permettetemi due parole sul nostro tenebroso governo, come dimostrano le ultime vicende relative al plateale rilascio, con tanto di accompagnamento con aereo di Stato, dell'assassino, boia e torturatore libico, ma non solo, il generale Almasri.
La nostra giovane Italia ha una grande colpa e un grande merito, ovvero da noi è nato il fascismo, ma da noi è anche anche nata la Carta Costituzionale, un gioiello unico e raro, risultato dal confronto non violento di diverse e spesso contrapposte voci politiche e correnti sociali. Se fossimo ispirati ad essa nelle nosre intenzioni, attenzioni e obiettivi sociali, tutto andrebbe meglio. Ma sappiamo che non è così.
Infatti ci governa un'accozzaglia di fascisti, ossequiosi lecchini, di vario livello delinquenziale, che manifestano le caratteristtiche lapalissiane del fascismo: la violenza, la prepottenza (nuovo termine risultante dalla fusione delle parole prepotenza e strafottenza), la criminalità, l'inganno e la slealtà.
La violenza è ben rappresentata dal DDL Sicurezza, che evidenzia chiaramente che la sicurezza è volutamente equivocata con il  rimanere ben saldi alle poltrone del potere, disfacendosi in un colpo di ogni eventuale opposizione, schiacciando addirittura il singolo cittadino che voglia manifestare il suo sacrosanto dissenso, creando tutta una serie di regole assurde, fatte per interporre fra il governo e il popolo sovrano,  le forze dell'ordine, dove anche la parola ordine è travisata con strumento di sopraffazione.
La prepotenza che, senza l'osservanza dell'equilibrio costituzionale dei poteri, incarna la linea politica di chi considera il potere esecutivo come quello di un governo che può fare quello che vuole, pur sapendo di no.
La criminalità, resa evidente dall'alto numero di indagati, arrestati, collusi, corrotti, mafiosi e massoni, per non parlare della vendita di armi ai sionisti, e del vergognoso silenzio in merito al genocidio palestinese, e delle sciagurate scelte europee ed ucraine.
Troppe verità nascoste prima o poi trasbordano, travolgendo tutti, anche quelli corrotti dall'ignavia del non dire e del non fare. Peggio ancora è indirizzare l'opinione pubblica con false spiegazioni nel disperato tentativo di conquistare il suo plauso. Anzi , presto l'antico brocardo "voce e popolo, voce e Dio", potrebbe palesarsi, farsi sentire e insorgere.
Infine l'inganno e la slealtà, sono dei dis-valori così presenti nel dna del fascismo, che vengono abitualmente praticati anche fra loro stessi fascisti , come fra squali che mangiano squali. Si vedano le vicende della truffatrice e ladra Santanchè (mi quereli pure, tanto non ho una lira, figuriamoci un euro!).
In molti osannano la nostra Presidente del Consiglio, ritenendola arguta e intelligente, ma è solo un'illusione. E' solo furbetta, scaltra, una gigante dell'immoralità e una nemica dichiarata dell'etica, valore che dovrebbe essere al primo posto, ma , ahimè, ahinoi, ahitutti è relegato nel dimenticatoio.
E il giornalismo italiano? Dov'è? Esiste? Diciamo che è piccolo, troppo piccolo. Come ben sa un altro alfiere dell'infornazione, (avete letto bene...infornazione). Suggerirei di cambiare il titolo del programma di Vespa, da "Cinque minuti" in "Cinque secondi", quelli che servono ad azionare lo scarico dello sciacquone per liberarsi del cicisbeo dalla lingua pendula. I suoi consigli su come si dovrebbe intendere e giustificare l'esercizio del potere di uno Stato, sono vomitevoli.
Insomma, l'unico fascio che dovrebbe esistere è quello dei friarielli, troppo buoni!

Foto © Imagoeconomica

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