Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Con lieve anticipo sul ventennale dell’editto bulgaro di B. contro Biagi, Luttazzi e Santoro (18.4.2002), il Pd celebra la ricorrenza con l’editto ucraino contro Alessandro Orsini. Il più lesto è Andrea Romano, che spara su Bianca Berlinguer per aver contrattualizzato a Carta Bianca il professore, pericolosamente esperto di sicurezza internazionale, dunque “pifferaio di Putin”. Geloso per non essere arrivato primo, si accoda l’altro celebre epuratore democratico, Michele Anzaldi (Iv). L’idea che un talk debba ospitare opinioni diverse è tipica delle democrazie, ergo sfugge alle nostre Sturmtruppen che difendono intrepide dal divano i “valori dell’Occidente” e s’indignano perché 5Stelle e Lega discutono su guerra e pace (bene invece i partiti democratici che non discutono) e perché il Parlamento non è ancora un’aula sorda e grigia dove tutti plaudono all’invio di armi ai mercenari in Ucraina, al raddoppio delle spese militari e ad altri simpatici lubrificanti della terza guerra mondiale. Ma si lavora perché almeno il prossimo Parlamento sia tutto di automi sull’attenti che dicono Signorsì al segnale convenuto, come nel vecchio Pcus, meglio della Duma di Putin. Quanto ai talk show, basta depurarli subito dalle tre-quattro voci stonate rimaste e ritoccare i titoli, poi si può partire subito.
“Benvenuti a NatoPulita/MaratonaDraghiana/Bottoemezzo/Bomba-cartaBianca/DiMissilì/Tagarattatatà/Che tank che fa/L’arma che tira/Stasera spara/In Bomba per una nuova puntata sulla terza guerra mondiale. La parola al professor Bombardoni”. “’A guera quanno ce vo’ ce vo’”. “E lei, generale Mitraglioni?”. “Mah, tutto sommato, à la guerre comme à la guerre”. “È venuto a trovarci il mio capo, Sambuca: è un bel direttore, un apostolo, un santo!”. “Che cara, lo sai che sei la più brava?”. “Grazie. Allora, questa guerra mondiale?”. “Whatsamerega boys! So’ Santi Bailors, ameregano der Kansas City! È che c’ho avuto ’na malattia, sennò stavo a Broadway!”. “Grazie, dir: un libro stampato. Passiamo allo psicologo Recalcàzzola, che scrive sul mio giornale quindi è un fico: ma ’sta guerra la vogliamo fare o ce ne stiamo qui a girarci i pollici da eterni panciafichisti?”. “Le dirò, già Lacan parlava di guerra libidica, quindi direi di sì: libiiiidineee! Preciso, a scanso d’equivoci, che io però c’ho l’insufficienza toracica”. “Ci mancherebbe, prof, grazie. Ora tocca al nostro bastiancontrario per mettere un po’ di pepe al dibattito”. “Cava, vovvei tanto dissentive dagli illustvi ospiti, ma li tvovo tutti pevfetti. Sante pavole, fovza guevva! Ah, dimenticavo, anch’io ho il cevtificato, quindi mi avvuolo un’altva volta. Non aspettatemi, avmatevi e pavtite, io poi vi vaggiungo con l’avma segveta”. Sigla.

Tratto da: Il Fatto Quotidiano

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Cecilia Strada: ''Le politiche Nato non sono tese a mantenere la pace''

Papa Francesco: ''La spesa per le armi è uno scandalo, non è una scelta neutrale''

Guerra in Ucraina. Alessandro Orsini: ''I criminali siamo anche noi''

Russia-Ucraina, il Papa e Mattarella dicono no alla guerra: ''Si apra dialogo''

Chi spara sulla trattativa di pace?
di Saverio Lodato

L'Italia è in guerra
di Giorgio Bongiovanni

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos