Succede a volte di svegliarsi mente si sta facendo un sogno particolarmente vivo, particolarmente vero, particolarmente coinvolgente e di cercare di non aprire gli occhi e di riaddormentarsi per continuare a vivere quel sogno e qualche volta ci si riesce e si ricomincia a sognare lo stesso sogno. il sogno continua.
E’ quello che ci è successo con l’iniziativa di “Scorta per la Memoria”, una iniziativa nata sotto l’impeto dello sdegno per una esibizione a fini elettorali da parte di un politico di bassa LEGA presso l’Ulivo di Via D’Amelio, per impedire che queste profanazioni si ripetessero, ma che poi, con il passare dei 92 giorni in cui è durata ha assunto un aspetto diverso.
E’ diventata un trovarci insieme sotto quell’ulivo nei cui rami non scorre la linfa degli altri alberi ma il sangue mescolato insieme di Paolo, di Agostino, di Claudio, di Emanuele, di Vincenzo e di Eddie che li, davanti al numero 19 d Via D’Amelio, hanno visto pe l’ultima volta il cielo di Palermo, prima di quella tremenda esplosione che lo ha oscurato e ha portato via le loro vite.
Sotto i rami di quell’albero di sono ritrovati persone arrivate da ogni parte d’Italia, che, come avevo chiesto, hanno dedicato un giorno della loro vita a chi ha sacrificato la sua vita per noi.
Chi oer una mattina, chi per un giorno, chi per una settimana, chi, venuto li per un momento di raccoglimento, è rimasto poi per tutta la durata della Scorta, assicurandone così la continuità.
Vorrei nominarli tutti ma basterà vedere i post di questo gruppo per vederli tutti, con le loro Agende Rosse, mentre facevamo delle dirette insieme ad Antonio Vullo, a Claudio Traina, a Tommaso e Giusy Catalano, mentre parlavano ai visitatori della storia di quell’albero, dei loro familiari morti per il nostro paese.
Ieri sera si sono finalmente riaccesele luci tricolori che di notte vegliano il sonno di questi martiri, luci che si erano spente a causa degli interventi necessari per ripristinarne il funzionamento dopo le manomissioni di alcune persone indegne di abitare in quel luogo e, insieme a tutti quelli che hanno vissuto questo sogno e vogliono continuare a sognare, abbiamo deciso di rendere permanente questo presidio.
Paolo è nato il 19 gennaio, è stato ucciso il 19 di luglio davanti al numero 19 di Via D’Amelio e noi il 19 di ogni mese, per tutti i mesi dell’anno, ci ritroveremo in Via D’Amelio a rinnovare la nostra Scorta per onorare la Mamoria dei nostri fratelli.
Tratto da: facebook.com
Foto © Imagoeconomica
''Così rinnoviamo la nostra scorta per la memoria''
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- Salvatore Borsellino