Prendiamo esempio da Mattei, diamo a consumatore tutto possibile
ROMA. "Prezzi bassi, benzina di qualità, investimenti nella distribuzione, motel puliti ed economici per i camionisti e, soprattutto, indipendenza energetica. Portare al consumatore tutto quello che è possibile. Occorrerebbe aggrapparsi a questa frase di Enrico Mattei per chiedere la nazionalizzazione di Autostrade per l'Italia (ASPI), la società dei Benetton. Dopo gli arresti dei massimi dirigenti di Aspi tra i quali l'ex amministratore delegato Castellucci, e soprattutto dopo la pubblicazione dei risultati delle perizie dei tecnici sul crollo del Ponte Morandi, neppure la revoca della concessione è sufficiente". Lo scrive Alessandro Di Battista in un editoriale pubblicato su Tpi.it e rilanciato su Fb nel quale, tra l'altro, ripercorre la storia dell'Eni ai tempi in cui era guidato proprio dall'ex partigiano. "Lo Stato deve tornare a controllare le autostrade: oltretutto si tratta di infrastrutture costruite grazie alle tasse dei cittadini, dei consumatori ai quali si riferiva Mattei. Sono passati 868 giorni dalla strage di Genova. 868 giorni duranti i quali la famiglia Benetton ha continuato a incassare pedaggi su pedaggi. Ci sono stati 43 morti, centinaia di sfollati, arresti illustri e parole scritte nelle perizie sul crollo che gridano vendetta. Se Autostrade per l'Italia avesse compiuto normali controlli e fosse intervenuta per contrastare la corrosione dell'acciaio dei piloni, il Ponte Morandi starebbe ancora in piedi. E' molto triste ma finalmente chiaro avere conferma che tutto poteva essere evitato". "Sono parole di Egle Possetti, presidente del comitato delle vittime del Morandi, che in quel maledetto 14 agosto del 2018 ha perso a Genova la sorella, i nipoti e il cognato", scrive Di Battista. "Oggigiorno, sebbene la tragedia del Covid abbia mostrato al mondo intero l'importanza dello Stato e della sanità pubblica, chi osa pronunciare la parola nazionalizzazione è considerato un eretico, un sacrilego, un blasfemo. Chi osa mettere in discussione le concessioni regalate ai privati viene dileggiato, irriso a mezzo stampa, disprezzato magari proprio da coloro che, a favor di telecamera, inneggiano a Mattei e al suo grande senso dello Stato", attacca.
ANSA
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