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Caltanissetta. "E' un ufficio che non dimentica il passato. Oltre alle incessanti indagini sulle stragi di Capaci e via D'Amelio, nell'arco temporale di riferimento, merita di essere evidenziato il procedimento che ha riguardato la strage di Pizzolungo, consumatasi il 2 aprile 1985". Lo ha detto il procuratore generale di Caltanissetta, Lia Sava, in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario del distretto di Caltanissetta. Le indagini, riapertesi a distanza di anni grazie alle dichiarazioni rese dalla collaboratrice Giovanna Galatolo, "sono sfociate - ha aggiunto - nella richiesta di rinvio a giudizio a carico del padre della donna, il boss Vincenzo Galatolo, già rappresentante della famiglia dell'Acquasanta, sodalizio mafioso inserito nel mandamento di Resuttana, storico feudo della famiglia Madonia. Il procedimento è in corso di definizione nelle forme del rito abbreviato. Ancora, si sono concluse le trance in abbreviato del delicatissimo procedimento 'Double face' e del procedimento avente ad oggetto condotte di magistrati appartenenti all'ufficio misure di prevenzione del Tribunale di Palermo".


Anno giudiziario, Pg Caltanissetta: "Mafia rafforzata da omertà"
"L'omertà diffusa aleggia ancora nel distretto di Caltanissetta favorendo la pervicacia del crimine organizzato che agisce piegando il senso civico della popolazione danneggiata dal metodo mafioso. Il distretto di Caltanissetta è il solo ambito distrettuale italiano nel quale operano ben tre organizzazioni di stampo mafioso, Cosa Nostra, Stidda e Gruppo Alferi. La Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, anche quest'anno, è riuscita, a raggiungere encomiabili risultati nel contrasto all'odiosità e pervicacia del contesto criminale". Lo ha detto il procuratore generale di Caltanissetta Lia Sava in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario di Caltanissetta. La Dda di Caltanissetta, "pur con le carenze di organico", opera "in maniera efficacissima nel contrasto a Cosa nostra che continua ad essere l'organizzazione mafiosa di principale riferimento dedita al controllo dell'economia legale" (soprattutto nel settore dell'edilizia, del movimento terra, della raccolta e smaltimento dei rifiuti e dei relativi appalti, dell'agricoltura, pure grazie all'accaparramento di lotti di terreni anche demaniali poi utilizzati per ottenere illecitamente pubblici contributi), oltre che al controllo del settore del gioco e delle scommesse, del traffico degli stupefacenti, del traffico illecito dei rifiuti, dell'illecito sfruttamento dei siti minerari, "evidenziando, altresì, straordinarie capacita' di infiltrazione anche nei territori di altre Regioni e all'estero (Germania, in particolare)". Il traffico di stupefacenti e l'attività estorsiva, "rimangono la forma più diffusa di controllo mafioso dell'economia legale e del territorio", posta in essere non solo da Cosa nostra, ma anche dalla Stidda. "Momento di fibrillazione", ha sostenuto il pg Sava, "costituiscono storicamente le tornate elettorali e ciò per la 'messa a disposizione' di pacchetti di voti al fine di appoggiare candidati ritenuti più avvicinabili con l'evidente scopo di assicurarsi somme di denaro e altre, anche future, utilità".


Anno giudiziario, Pg Caltanissetta: "Mafia non cede, nemmeno noi"
Caltanissetta. "Non illudiamoci. La mafia non è sconfitta. E non è neppure più debole. Assolutamente no. Riusciamo a contrastarne gli effetti nefasti solo grazie a un impegno indefesso". Lo ha detto il procuratore generale di Caltanissetta, Lia Sava, in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario del distretto di Caltanissetta. "E ciò - per la pg - rende maggiormente degno di elogio il lavoro della magistratura che opera in questo pezzo di terra al centro della Trinacria. Non sono, dunque, consentiti cedimenti di sorta, non possiamo arretrare di un solo passo, specie in un ambito territoriale come il nostro, afflitto più di altri dagli effetti della crisi economica che ha indotto, negli ultimi cinque anni, undicimila persone a cercare fortuna altrove. Amara constatazione che non può consentire, comunque, alcun sentimento di rassegnazione".

AGI

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