"In Commissione si chieda al sindaco di Furnari, Maurizio Crimi, se è iscritto alla massoneria"
Riceviamo, con richiesta di pubblicazione, da Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe Alfano ed oggi liquidatore della discarica di Mazzarrà S.Andrea, questa nota da lei inviata al Presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava, impegnato in una nuova indagine sulla gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia.
A titolo di cronaca accogliamo la richiesta.
Giorgio Bongiovanni
Egregio On. Fava,
il Sindaco di Furnari (ME), Avv. Maurizio Crimi, ha comunicato nei giorni scorsi agli organi di informazione di essere stato convocato per essere audito domani dalla Commissione antimafia del Parlamento regionale da Lei presieduta. Apprendo che l'Avv. Crimi sarebbe stato convocato in conseguenza di una sua espressa richiesta che accompagnava un dossier trasmesso alla Commissione antimafia sulla discarica di Mazzarrà S. Andrea, la cui gestione è curata dalla società Tirreno Ambiente, rispetto alla quale io rivesto l'incarico di Commissario liquidatore.
E' facile comprendere come la sortita dell'Avv. Crimi sia il seguito della campagna che egli, insieme al suo consulente Avv. Mario Ceraolo, ha avviato ormai da mesi contro la mia persona, infarcendola di grossolane falsità e mistificazioni.
L'Avv. Mario Ceraolo, oltre a essere stato qualificato (nella sua precedente vita da ufficiale di polizia giudiziaria) da una sentenza definitiva come falsificatore di verbali, è a lei noto anche per altro, giacché, come riportato dalla stampa, egli ha riferito sempre alla Commissione da lei guidata, sulla vicenda dell'attentato al dr. Giuseppe Antoci, delle circostanze definite espressamente menzognere dal Procuratore della Repubblica di Patti Dr. Angelo Cavallo.
Ma non è questo l'aspetto che più mi ha destato sorpresa per la convocazione dell'Avv. Crimi da Lei disposta. E nemmeno il fatto che Lei l'abbia disposta prima di audire me e di acquisire la documentazione ufficiale che attesta la verità presente e passata sulla gestione della discarica di Mazzarrà S. Andrea. C'è, invece, che Lei è stato primo firmatario di un disegno di legge regionale, approvato dall'Assemblea Regionale Siciliana e quindi oggi legge della nostra Regione, per cui è fatto obbligo ai Deputati dell'ARS di dichiarare la propria appartenenza a logge massoniche. Ora, nel lontano 26 gennaio 2010 il giornale online stampalibera.it pubblicò un articolo dal titolo: «La clamorosa inchiesta di Antonio Mazzeo: tutti i nomi degli affiliati della Gran loggia Ausonia di Barcellona Pozzo di Gotto», del giornalista messinese Antonio Mazzeo, coraggioso analista delle deviazioni del potere messinese e degli aggregati mafiosi e massonici della provincia. Glielo allego. Quell'articolo, che dava conto di un'indagine della D.d.a. di Messina su una loggia massonica barcellonese denominata Ausonia (indagine poi, per quel che so, archiviata), faceva i nomi degli iscritti risultanti negli elenchi che erano stati sequestrati dagli inquirenti. Con un certo sconcerto, fra i nomi, spicca quello dell'Avv. Maurizio Crimi, indicato, allora, come «liquidatore del Consorzio intercomunale tra Furnari e Montalbano "Mare monti"» e, appena prima del suo, quello dell'allora Sindaco di Mazzarrà S. Andrea, Carmelo Navarra. Non Le mancherà di comprendere come appaia davvero improbabile che l'Avv. Crimi si proponga come apostolo del rinnovamento e denunciante credibile degli scempi gestionali del passato. Ma, soprattutto, mi chiedo: l'obbligo di dichiarare la propria eventuale affiliazione massonica, che Lei ha meritoriamente fatto gravare in capo a tutti i Deputati dell'ARS, sarà fatto valere, sempre da Lei, in capo agli auditi della Commissione antimafia e, nella specie, in capo all'Avv. Maurizio Crimi? Nell'eventuale impossibilità di applicare all'Avv. Crimi la legge che vale per Lei e per i Suoi Colleghi, sarebbe sufficiente fare precedere a tutte le altre la preliminare domanda: Lei è iscritto a qualche loggia massonica e, se sì, a quale?
Tanto le dovevo.
Sonia Alfano
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