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josefa c reuters juan medinadi Valerio Cataldi
Gli occhi di Josefa ci inseguiranno a lungo. Lo sguardo di quella donna immersa nel mediterraneo e nell’indifferenza, testimonia l’assenza. È espressione dello sgomento di chi muore senza avere aiuto, senza trovare una mano a salvare la sua vita e di quelli che ha visto annegare.
La smorfia sul quel volto ricorda lo strazio dei pescatori di Lampedusa che si tormentavano al pensiero di essere stati costretti a scegliere la mano da tirare a bordo, mentre quelle a fianco colavano a picco.
È la smorfia dell’impotenza che oggi si riproduce sui volti degli uomini della guardia costiera costretti a stare fermi a guardare.
È lo sguardo di quelli che per anni hanno attraversato il mare, sfidando onde e burrasca per raggiungere naufraghi da portare in salvo.
Quanto può davvero durare questa spietata determinazione alla crudeltà?
Quanto è ancora sopportabile questo senso di impotenza?
È ora di agire e di scegliere da che parte stare.

Tratto da: articolo21.org

Foto © Reuters/Juan Medina

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