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In occasione del 12° anniversario della morte di Attilio Manca, il senatore Vincenzo Santangelo (M5s) ha presentato una terza interrogazione sul caso Manca. In questo modo ha reiterato una richiesta di risposta alle precedenti interrogazioni parlamentari del 2013 e del 2014 per fare luce su quello che a tutti gli effetti appare come un omicidio e non un suicidio come invece la Procura di Viterbo ha voluto etichettare il caso.
“Ho fatto appello anche al presidente Grasso – ha ribadito in aula Santangelo – cercando in lui la giusta sensibilità, che sicuramente non ha, anche in funzione del precedente ruolo di Procuratore nazionale antimafia, avrebbe dovuto e potuto sollecitare i ministri dell’Interno e della Giustizia nel dare una risposta all’interrogazione e ai quesiti posti. Questo silenzio è colpevole (...). Anche il Presidente Grasso ha sulla coscienza qualcosa che non ha detto, spero che replichi a questo mio ennesimo sollecito. Le cose passano nell’indifferenza quando non ti toccano da vicino. Attilio Manca, oggi, avrebbe la mia età, se fosse suo figlio, signor Presidente, probabilmente la sua attenzione, e quella di tutti quanti, anche in questo momento, sarebbe diversa. Attilio Manca potrebbe essere mio fratello, potrebbe essere tuo fratello, ricordatevelo, ricordatevelo in continuazione! Aspettiamo e pretendiamo delle risposte immediate”.
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