Lettera aperta dell’avv. Scognamiglio all’esecutivo di Giorgia Meloni
Mi dispiace che il Presidente del Consiglio abbia strani preconcetti rispetto a chi difende i Collaboratori di Giustizia. Personalmente non ho mai svolto alcuna attività politica o di Partito. Sono un semplice avvocato penalista specializzato nell’ambito tutorio ovvero nella difesa dei protetti quali collaboratori e testimoni di giustizia, infiltrati dello Stato e denuncianti. Tutti i miei colleghi di ambito tutorio sono incensurati da generazioni. Subiamo controlli annuali molto invasivi. Deteniamo titoli abilitativi, rilasciati dallo Stato, che attestano ogni illibatezza. Sovente siamo abilitati a trattare determinati atti giudiziari o ministeriali classificati, ciò presume la massima fiducia dello "Stato buono". Ci monitorano perché possiamo cambiare il corso della storia criminale di questa nazione. Non induciamo a collaborare e non conosciamo i "fatti giudiziari " che riferiscono i protetti. Ogni disvelamento doloso o colposo mette in pericolo di vita noi avvocati, la polizia criminale ed i magistrati inquirenti. Siamo appetibili o pericolosi per la becera politica, nessuno escluso. Rischiamo in ogni momento perché solo noi ed i magistrati conosciamo determinati fatti molto prima. Chi pratica l'ambito tutorio non diventerà mai un ricco professionista. Tale ambito non lo si esercita per cospicui guadagni. È un ambito che bisogna vivere e sentire dall’interno. L'ambito tutorio non consente una vita tranquilla nemmeno all’avvocato del collaboratore! Si era capito che questa categoria di protetti doveva essere distrutta ma era importante distruggere prima chi li difende, ovvero gli avvocati dei collaboratori non asserviti. Chi difende tali soggetti non teme i "sistemi" politici o "eversivi". Abbiamo la fiducia dello Stato buono e ci basta. La distruzione totale dei collaboratori di giustizia è iniziata presumibilmente con questa legislatura e ne abbiamo le prove oggettive. Trattare gli avvocati che difendono i collaboratori di giustizia come dei delinquenti - non degni nemmeno di parola - ha un costo. Nessuno si deve sentire impunito e nessuno dovrebbe assumere atteggiamenti ritorsivi nei confronti di chi rischia la vita difendendo collaboratori e testimoni di giustizia nell'esclusivo interesse dello Stato e della giustizia. Ci hanno resi istituzionalmente vulnerabili dolosamente ma non abbiamo abbandonato il campo. L' Antimafia è un ambito pericoloso in ogni senso. Si raccoglie ciò che si semina. Determinati reati contro lo Stato e contro la Repubblica non si prescrivono. C'è chi vive una pubblica funzione come una libera professione. Non sempre si è "liberi" di scegliere quando si parla di sicurezza nazionale o di sicurezza per la Repubblica o di interesse preminente dello Stato.
*Avvocato di alcuni collaboratori di giustizia
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