Buongiorno a tutti,
Le adesioni alla petizione continuano ad arrivare senza sosta e siamo ormai ad un passo da quello che sembrava impossibile, centomila firme per un Giardino della Memoria in Via D’Amelio.
E intanto qualcosa, grazie all’impegno di voi tutti, comincia a muoversi, mi è arrivata oggi la notizia, che vi allego, che il Comune di Palermo, con un atto di indirizzo del Vicesindaco Carolina Varchi ha accolto la petizione da me lanciata e da coi sostenuta. E’ il primo passo perché il nostro sogno diventi realtà ma dobbiamo continuare a vigilare perché i meccanismi della burocrazia non si inceppino e il nostro sogno resti soltanto un sogno.
In realtà il merito dia questo primo passo va a Giuseppina Chinnici che a seguito della petizione, aveva presentato presso l’VIII Circoscrizione, di cui è Consigliera, una mozione che aveva già fatto partire la procedura, da parte della Soprintendenza per la tutela dell’Albero di Via D’Amelio come bene vincolato e è a lei soprattutto che va il mio ringraziamento, per avere operato in silenzio e non per ricavarne dei meriti di qualsiasi tipo.
Da parte mia spero però che questo merito le venga riconosciuto e che altri non tentino di intestarselo.
Chiedo però a tutti di non appagarsi per il successo ottenuto e di continuare tutti nell’impegno di condividere la petizione e spingere altri a firmare.
Ieri, grazie ad una idea di mio figlio, abbiamo messo in atto un metodo che si è rivelato straordinariamente efficace provocando un nuovo incremento della frequenza delle firme che sembrava stesse stagnando.
Il metodo consiste nell’inserire nel proprio Stato di WhatsApp, qualunque sia, immagine o testo o altro, tramite un copia e incolla, un link alla petizione in maniera che chi legge il vostro Stato possa cliccarci sopra e richiamare il messaggio di Change.org per firmare la petizione.
Chiedo a quanti di voi potranno e vorranno farlo di fare la stessa cosa sul vostro Stato WhatsApp.
Vedrete che i risultati saranno eccezionali.
Ancora grazie a tutti per il vostro impegno.
Tratto da: change.org
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