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Giovanni Impastato: un'occasione per rilanciare l’antifascismo militante nel nome di Peppino

Partinico: sulla vicenda dell’intitolazione del Liceo Scientifico a Felicia e a Peppino Impastato, il Consiglio d’Istituto della scuola, ha diffuso questa “Lettera aperta” redatta nella seduta del 21-04-23: “Ristabiliamo la verità: Da diverso tempo nella comunità del Santi Savarino è emersa la volontà di cambiare denominazione alla nostra scuola, la cui autonomia, in quanto istituzione scolastica, è garantita dal titolo V della Costituzione italiana. Le norme vigenti, riassunte dalla Circolare ministeriale n. 313 del 12/11/1980, prevedono che “l’intitolazione della scuola viene deliberata dal Consiglio di circolo o di Istituto, sentito il Collegio dei docenti […]. La deliberazione è successivamente inviata al Provveditore agli studi che acquisisce le valutazioni del Prefetto e della Giunta comunale”, a seguito delle quali “il Provveditore agli studi emana il decreto di intitolazione…..”. Dal dettato normativo emergono in maniera palese le rispettive competenze del Consiglio di Istituto e dell’Amministrazione comunale, chiamata quest’ultima a esprimere una valutazione.L’iter procedurale seguito dalla nostra istituzione scolastica è stato lungo, travagliato e rispettoso della suddetta norma e ha fatto registrare diversi momenti di confronto all’interno degli organi collegiali della scuola. Il Collegio dei docenti, nella seduta che poi ha portato il Consiglio di Istituto a deliberare, ha espresso le seguenti preferenze: Rita Levi Montalcini voti 32; Impastato Peppino voti 29; Livatino Rosario voti 24; Pertini Sandro voti 12; Camilleri Andrea voti 10; Cannizzo Gigia voti 5; Battaglia Letizia voti 1; astenuti voti 3. Il Consiglio di Istituto, organo che viene democraticamente eletto in seno alla comunità scolastica e di cui fanno parte rappresentanti dei genitori, dei docenti, degli alunni e del personale Ata, nonché unico organo competente a deliberare in materia, acquisite le risultanze del Collegio dei docenti nella seduta del 06/0/6 2022 ha deliberato all’unanimità dei presenti la seguente intitolazione: “Liceo Statale Felicia e Peppino Impastato”. Le motivazioni a sostegno della scelta sono state le seguenti: “Felicia Bartolotta Impastato, madre determinata e coraggiosa che ha affrontato a testa alta la criminalità organizzata, ha creduto nello Stato e nelle sue leggi ed è riuscita a mantenere alta la memoria di Peppino e fare giustizia sull’efferato omicidio del figlio. Giuseppe Impastato, esempio di lotta alla mafia di cui è stato vittima, alto valore simbolico per i giovani per i quali costituisce monito di legalità; con le sue scelte di vita ha dimostrato che ci si può tirare fuori da contesti controindicati e contestare il malaffare anche di ambienti a lui vicini, grazie alla comunicazione, alla stampa, insopprimibile strumento di democrazia e libertà. Inoltre giovane del comprensorio territoriale e studente di questo liceo, avendo frequentato l’allora Liceo Classico “Garibaldi” di Partinico”.


impastato peppino

Peppino Impastato


In tutta verità mai avremmo pensato di ricevere attacchi inopportuni e illegittimi, lesivi della dignità professionale della comunità educante e prevaricatori delle competenze degli organi collegiali della scuola. Risulta aberrante da parte di chi rappresenta le istituzioni locali aver letto in chiave politica la libera scelta di questa Istituzione, in quanto la lotta alla mafia non può e non deve avere colore politico. In maniera maldestra e tardiva, si è tentato di interferire con la libera volontà della comunità educante ma la reazione dell’opinione pubblica locale e nazionale e di tanti impegnati a garantire la libertà di espressione e scelta della scuola ha smascherato un tentativo di interferenza nell’iter di intitolazione, illegittimo in quanto già il Comune di Partinico con deliberazione unanime della Commissione straordinaria n. 110 del 28/07/2022 aveva espresso parere favorevole all’intitolazione del liceo a Felicia e Peppino Impastato e aveva dato alla deliberazione immediata esecutività. Quanto sostenuto nel comunicato stampa e nelle interviste rilasciate dal Sindaco e dall’Assessore del Comune di Partinico su “metodi” non democratici seguiti dalla scuola e su fantomatiche manipolazioni da parte di forze politiche di sinistra e anarcoidi nella scelta dell’intitolazione a Felicia e Peppino Impastato risulta infamante e denigratorio. E’ veramente inaccettabile che si raccontino fatti parziali del travagliato processo che ha portato la scuola alla scelta del nome considerato che l’ente Comune già possiede le suddette deliberazioni del Collegio dei docenti e del Consiglio di Istituto in quanto trasmessi dall’USR Sicilia-Ambito territoriale di Palermo nella richiesta di parere e comunque non ha mai richiesto all’istituzione scolastica un confronto sull’iter procedurale. Rivendichiamo inoltre il valore assoluto della libertà di insegnamento ai sensi dell’art. 33 della Costituzione contro ogni tentativo di ingerenza politica sull’Istituzione scolastica. Poiché crediamo fermamente nella fattiva e propositiva collaborazione fra la scuola e l’amministrazione comunale invitiamo il Sindaco di Partinico e l’Assessore firmatario della mozione-dibattito ad incontrare il Consiglio d’istituto per un leale confronto. Da organo DEMOCRATICAMENTE eletto, in rappresentanza di una tra le Comunità educanti più grandi del territorio abbiamo sentito con questo documento la necessità di ristabilire la verità. Vogliamo ringraziare di cuore quanti, da ogni parte di Italia, senza distinzione di colore politico, stanno inviando attestazioni di solidarietà al nostro Liceo. IL CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL LICEO SANTI SAVARINO.
Malgrado il sindaco e la sua maggioranza abbiano ritirato la mozione, il Circolo Peppino Impastato di Rifondazione Comunista ha convocato un’assemblea per discuterne: poteva sembrare un problema già superato, e invece no, perché vi hanno partecipano una serie di compagni, qualcuno venuto anche da Palermo, che non si vedevano da tempo. Dopo le brevi presentazioni di Federica Fuoco e di Giacomo Minore, responsabili della sezione, è stato invitato a parlare Salvo Vitale, che ha riassunto la storia di tutta la vicenda, iniziata nel 1978, allorchè il Liceo Scientifico, nato come sezione staccata del Liceo classico Garibaldi, divenne autonomo e, attraverso una serie di controversi passaggi, venne intestato non a Garibaldi, come naturale filiazione, ma a Santi Savarino, un giornalista e politico partinicese del primo novecento. La poca trasparenza del personaggio ha portato avanti da allora diverse iniziative e mobilitazioni, sino ad arrivare alla odierna revoca e alla nuova intitolazione, osteggiata dalla nuova amministrazione, la quale, in un certo momento si è resa conto della inopportunità di una simile posizione e dell’impossibilità di poter far tornare indietro un iter già avviato e oggi nelle mani del prefetto. In realtà l’intenzione era quella di revocare la delibera di parere positivo delle Commissarie che hanno retto il comune, sciolto per mafia, e si sostituirla con un parere negativo, ma la mobilitazione di buona parte della stampa italiana e l’inopportunità politica di tale proposito ha indotto il sindaco ha ritirare la mozione. Salvo Vitale, compagno di Peppino Impastato, ha respinto le accuse del sindaco che lo definivano “un docente comunista, quasi anarchico, che indottrinava i suoi alunni”: ha detto di essere ormai da 10 anni in pensione e di non avere incontrato nessuno dei suoi alunni che si professassero seguaci della sua parte politica. Giovanni Impastato ha accennato ad alcuni episodi nazionali di “rimozione” del nome di suo fratello, che celano la motivazione che Peppino e Felicia siano ancora oggi personaggi scomodi e ha lanciato la proposta di un movimento antifascista rinnovato e caratterizzato dalla lotta per la “liberazione” dalla mafia, nel nome e nell’esempio di Peppino Impastato. Tra gli altri interventi, quello di Beppe Nobile, compagno di Peppino e di Gino Scasso, il quale ha evidenziato la necessità di avviare una ripresa dell’iniziativa politica a vasto raggio in un paese in cui le forze di sinistra sono minoritarie e quasi assenti.

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