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Finché le politiche europee chiuderanno i canali legali lasciando le persone in mano ai trafficanti continueranno ad esserci stragi nel Mediterraneo

"Il governo dei flussi migratori deve essere gestito a livello europeo" e la vera urgenza è creare "canali legali di accesso all'Europa. Sarebbe bello ripristinare una missione di soccorso statale europea di salvataggio: da 'Mare Nostrum' si è creato un vuoto in quella zona dove avvengono i naufragi ed è in risposta a quel vuoto che le navi delle flotte civili hanno preso la via del mare. Finché le politiche europee chiuderanno i canali legali e lasceranno le persone in mano ai trafficanti sulle rotte illegali continueranno a esserci stragi nelle acque del Mediterraneo". A dirlo, intervistata da La Stampa, è Cecilia Strada, figlia di Gino, fondatore di Emergency, oggi operatrice umanitaria di ResQ - People saving people, onlus impegnata anche in missioni di ricerca e soccorso in mare. I corridoi umanitari, sostiene, "sono una bella iniziativa ma non bastano: il governo dei flussi migratori deve essere gestito a livello europeo, non può essere lasciato a ogni singolo Paese che decide se tirare su il suo muro. E' dal 2017 che si criminalizzano i soccorsi. Evidentemente infastidisce quello che diciamo perché noi andiamo a identificare le responsabilità di queste morti e di queste violazioni dei diritti umani, che sono europee", ha concluso Cecilia Strada.

Foto © Imagoeconomica

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