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ingroia-antonio-web1di Antonio Ingroia - 29 dicembre 2011
Mentre scrivo è Natale.
È tempo di regali. Tutti si scambiano i regali. Con moderazione, in questi tempi di crisi e di austerity. E i mafiosi? Che fanno i mafiosi per Natale? Festeggiano anche loro. Ma a loro modo. Non certo con opere di bene. Non diventano più buoni… Tutt’altro. E i regali? Fanno i regali? Non credo li facciano.

Più che farli li pretendono. Tutte le indagini degli ultimi anni dimostrano infatti che l’avvicinarsi delle festività natalizie stimola la pressione estorsiva della mafia. Anzi, la rafforza, diventa più esigente, nel presupposto che ai commercianti nel periodo delle festività natalizie gli affari vanno meglio ed hanno quindi maggiori disponibilità finanziarie. L’uomo del pizzo si presenta nel negozio e chiede un regalo di Natale per i parenti carcerati. Ma non sono opere di bene. E neppure regali spontanei. È solo estorsione, brutale estorsione.

Spesso i commercianti chinano il capo e pagano. Pochi quelli a ribellarsi spontaneamente, che denunciano i mafiosi. Un Natale sempre dimesso, quindi, per le vittime. Quest’anno, però, è andata certamente meglio per i commercianti e peggio per i mafiosi. La Procura Distrettuale Antimafia di Palermo ha arrestato nel mese di dicembre una cinquantina di mafiosi, tutti delle famiglie palermitane di maggiore spicco. E gli arresti, eseguiti proprio nelle settimane antecedenti le festività natalizie, hanno certamente fiaccato l’efficienza militare di Cosa Nostra e la pressione estorsiva del racket. Probabile che i commercianti abbiano potuto respirare, e così abbiano potuto più facilmente liberarsi del cappio del pizzo. Il che è certamente una boccata di ossigeno in questi tempi di crisi e di magri profitti.

Insomma, la Procura di Palermo ha fatto ai commercianti un bel regalo liberandoli dal giogo dell’estorsione. E ora? Quanto dovremo aspettare un regalo dei commercianti alla Procura e alla città di Palermo? Intendo dire, quando verrà ricambiato questo regalo con l’unico dono di cui avremmo davvero bisogno, e cioè una piena e leale collaborazione delle vittime dell’estorsione? Io credo che, soprattutto su questo terreno, lo Stato ha dimostrato grande affidabilità e credibilità. Sarebbe il momento di farla fruttare questa credibilità, e che i commercianti tutti, non solo i pochi più coraggiosi, escano dall’alibi della paura, e riconquistino la dignità e il coraggio di essere cittadini responsabili e attivi. E la migliore occasione per dimostrarlo è quella di denunciare, da ora e per sempre, i propri aguzzini, gli estorsori, che vivono un momento di difficoltà e di crisi. Sarebbe il miglior regalo di Natale che i commercianti e gli imprenditori palermitani potrebbero fare ai palermitani ed ai loro figli per consegnare al nuovo anno una Palermo ed una Sicilia migliori. Un più felice 2012 per i siciliani perbene. Un 2012 ancora più difficile per i mafiosi.

Tratto da: livesicilia.it

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