Al peggio non c’è mai fine, credevamo che le bombe di via dei Georgofili sarebbero state quanto di più drammatico ci poteva capitare nella vita, non è così.
C’è una richiesta per i fratelli Giuseppe e Benedetto Graviano di ammissione quali parti civili in un processo che riguarda la morte di un loro congiunto, il boss Graviano loro padre, ucciso per mano di mafia, la corte di Palermo deciderà il 16 Gennaio prossimo se ammetterli o meno.
E poi che succederà, eventualmente i macellai di via dei Georgofili saranno ammessi al fondo di rotazione 512 quali vittime di mafia? Dopo il processo penale andranno in causa civile?
Non disperiamo, se l’ammissione il 16 gennaio prossimo ci sarà, possiamo sempre auspicare che alla fine del processo di primo grado la Corte rigetterà l’ammissione stessa , del resto lo fanno molte Corti davanti alla richiesta di ammissione quali parti civili nei processi di mafia.
Infatti le Corti spesso rigettano la possibilità di ammissione quale parte civile nei processi di mafia addirittura, per i figli, per i fratelli delle vittime di mafia e anche per le vittime stesse della mafia “cosa nostra”, e non si tratta di vittime mafiose, ma di normali cittadini
Speriamo quindi di non dover arrivare a vedere lo scempio finale, ovvero Graviano Giuseppe annoverato fra le vittime di mafia a fianco di coloro che la sua barbarie ha reso disperati, o davvero non sapremo più da che parte stare.
Inoltre in queste inquietanti ore ci domandiamo come mai Filippo Graviano non ha chiesto di costituirsi parte civile, dobbiamo forse almeno per questo gioire? La mafia si è spaccata, mentre cerca di ricattare ancora una volta lo Stato?
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili