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Nuovamente chiuso il bar Las Vegas di via Legnano ad Abbiategrasso. Ne dà notizia l’edizione cartacea del notiziario Ordine e Libertà. Il giornale di Abbiategrasso, Magenta e sudovest Milano. Non è però notizia locale. Tutt’altro. La decisione comunicata il 22 maggio scorso dal Prefetto di Milano tramite una nuova interdittiva, dopo quella del 5 marzo sospesa dal TAR, assume rilievo nazionale. L’esercizio è formalmente intestato a Giuseppina (detta Giusy) Errante, ma di fatto viene condotto dai familiari della donna, compreso il padre Paolo Aurelio Errante Parrino.
Questa, della seconda interdittiva, è l’ultima puntata in ordine di tempo, ma non l’ultima in assoluto, di una storia incredibile che vive il momento di massima notorietà il 25 ottobre scorso. A Milano, infatti, proprio quel giorno, vengono rigettate 142 delle 153 richieste di misure cautelari avanzate dalla DDA Milanese. Nessuna richiesta per 416 bis accolta. Neanche quella per Paolo Aurelio Errante Parrino. Lo sconcerto fu enorme l’ipotesi della Procura: un consorzio tra organizzazioni mafiose a regia delle operazioni di riciclaggio, respinto. Ora l’inchiesta, denominata Hydra e coordinata da Alessandra Cerreti, è in attesa della decisione del Tribunale del riesame.
Errante Parrino viene descritto, nella richiesta di arresto per 416 bis (respinta), come il "referente nell'area lombarda della Provincia di Trapani, con specifico riferimento al Mandamento di Castelvetrano (riconducibile all'ex latitante Messina Denaro Matteo), componente del sistema mafioso lombardo". Attenzione. Si parla di Cosa Nostra. In Lombardia, negli ultimi 30 anni, il radicamento così come descritto dall'articolo comparso nel nostro Codice Penale grazie a Pio La Torre e a Virginio Rognoni, è stato applicato solamente alla 'ndrangheta.
Errante Parrino è sposato con Antonina Bosco, cugina di Gaspare Como, sposato Bice, sorella di Matteo Messina Denaro. Eh già. Errante non solo vanta una parentela così importante, ma ha anche, sulle spalle, una condanna a 10 anni di reclusione. "Uomo d'onore della famiglia di Castelvetrano, con compiti di decisione, pianificazione e di individuazione delle azioni da compiere e delle strategie da adottare per la realizzazione degli scopi illeciti dell'associazione. Punto di riferimento del Mandamento di Castelvetrano nel Nord Italia". Ad Abbiategrasso. Nell'ordinanza si legge anche che la sua azione si svilupperebbe "Mettendo a disposizione dell'associazione la propria sfera relazionale politico-istituzionale, intrattenendo perduranti e confidenziali rapporti con esponenti della politica abbiatense.   
Perché qui c’entra anche la Politica. Come nelle migliori storie di mafia.
Pensate che Avviso Pubblico ha deciso di sospendere Abbiategrasso dai soci dell’associazione. Evento raro. Il motivo: la Giunta ha deciso di rendere onore affiggendo per le strade della città, un annuncio funebre, con tanto di necrologio per Giovanni Bosco, parente acquisito di Matteo Messina Denaro e di Errante Parrino, morto di infarto il 17 aprile, poco dopo l'arresto. Era accusato di aver “pianificato e diretto il sistema fraudolento" di diverse società il cui dominus era Antonino Carollo, figlio del boss di Cosa Nostra Gaetano, ucciso a Liscate nel 1987.La difesa era semplice. L’avvocato Giovanni Bosco era stato Consigliere Comunale e il regolamento vuole così.
Tra le carte di Hydra emerse che il 7 giugno 2021, il sindaco di Abbiategrasso Cesare Francesco Nai, dopo essere entrato nel Las Vegas, chiamato da Errante Parrino, dialoga con lui. La conversazione è intercettata attraverso il trojan. Dice Errante: “ Senti ieri mi sono procurato il numero di telefono per darci (a Carrozza, ndr) un appuntamento e ci spacco la testa ti giuro”. Il bersaglio della minaccia di Errante Parrino è Antonio Carrozza, un funzionario tecnico del comune di Abbiategrasso.
Il Sindaco non denuncia e si fa carico del problema che Errante vuole risolvere a tutti i costi. Del dehors e della loro autorizzazione il sindaco si impegna a parlarne con un personaggio che da anni gravita nell’amministrazione. Allora Avviso Pubblico chiese al Sindaco una serie di iniziative che segnassero una direzione chiara. Ma di fronte al necrologio, all'onorificenza destinata a Giovanni Bosco in qualità di ex Consigliere comunale, dopo aver saputo della presenza al funerale della Vice Sindaco, non c’è stato niente da fare.
Ora la nuova interdittiva in attesa della decisione del riesame per quanto attiene l’azione penale. La città sembra incredula. Sembra rimuovere. Silenziosa. Sul sito e sui social l’Amministrazione non ne parla. Eppure diversi cittadini Abbiatensi anche con incarichi pubblici, da anni denunciano la presenza di Cosa Nostra. Sono stati denunciati per diffamazione. Criticati pubblicamente. Dileggiati minacciosamente.
Questo accade ad Abbiategrasso. Comune di 35 mila abitanti, affacciato sul Ticino, nel cui territorio il Naviglio Grande si stacca a formare il Naviglio di Bereguardo, ai confini della Città Metropolitana di Milano.

Foto © Imagoeconomica

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