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Il presidente ucraino Zelensky, durante il suo discorso al Congresso americano ha ribadito che il dialogo diplomatico non avrà inizio fino a quando la Russia non si sarà ritirata da tutti i territori ucraini.
Nel mentre, come riportato dal professore Alessandro Orsini su 'Il Fatto Quotidiano' Biden ha fornito all'Ucraina "100 miliardi di dollari per la guerra". "A ciò bisogna aggiungere le dichiarazioni di Stoltenberg. Siccome il segretario generale della Nato è in un rapporto di subordinazione diretta con il presidente degli Stati Uniti, è impossibile che dica qualcosa sulla guerra in Ucraina non condivisa da Biden. Stoltenberg ha dichiarato di recente che l’Ucraina entrerà nella Nato e lo ha persino messo per iscritto senza essere smentito da Biden".
Quest'ultimo avrebbe interesse a "portare avanti la guerra in Ucraina per rendere irreversibile il processo di separazione tra l’Europa e la Russia" tramite una "guerra prolungata" ma "moderata": cioè senza l'uso dell'arma atomica e senza che la Federazione Russa si ritrovi a combattere direttamente contro tutti gli altri stati Nato e non.
Di contro invece Zelensky ambisce "alla Terza guerra mondiale per una ragione molto semplice" ha spiegato Orsini sul 'Fatto': "Dovendo combattere contro l’Italia, la Francia, il Giappone e chi più ne ha più ne metta, la Russia sarebbe obbligata a ridurre la presa sull’Ucraina. Noi sappiamo che la Terza guerra mondiale porterebbe in dote quasi certamente una guerra nucleare, ma è comprensibile che, soprattutto in questo momento tragico, Zelensky pensi a salvare il proprio popolo piuttosto che l’umanità intera. Biden cura bene gli interessi degli Stati Uniti e Zelensky quelli dell’Ucraina"."
Ogni Presidente dovrebbe fare gli interessi della propria nazione, fatta eccezione per "Ursula von der Leyen che opera contro gli interessi dell’Unione europea. Colei che avrebbe un interesse fortissimo alla pace opera soltanto in favore della guerra".

Fonte: ilfattoquotidiano.it

Foto © Internaz

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